FirenzeNuovi lussi e consolidata praticità: a Pitti Bimbo di Firenze, la più importante rassegna internazionale per la moda dei piccoli inaugurata ieri con 520 collezioni, va in scena lestate 2012. Tentazioni in taglie piccole capaci di far aprire i cordoni della borsa di genitori e nonni anche in clima dausterità. Non è un caso, infatti, che i grandi della moda si sfidino a colpi di creatività in un settore così difficile. Ieri cè stato il debutto di Young Versace con proposte da zero a 12 anni. E quello di Missoni, Stella McCartney e Castelbajac. Consolidata invece la presenza di Gucci, Fendi, Roberto Cavalli, Calvin Klein, Little Marc Jacobs che scelgono questa piattaforma per raccogliere ordini. Firenze ombelico del mondo? «È importante che le istituzioni vengano a sostenere un comparto produttivo così significativo» dichiarava infatti il sindaco Matteo Renzi mentre si intratteneva con lo stilista Ermanno Scervino celebrato per una collezione junior di grande bellezza, fra jeans couture, gonne in stile hippy e sofisticata tecnologia della mantella di nylon trapuntato.
«Abbiamo consegnato già il 50 per cento dellinvernale per offrire ai clienti un servizio deccellenza, come del resto è il nostro prodotto che si prepara, attraverso la nuova showroom di New York, a conquistare il mercato americano» spiegava Susanne Basini, amministratore delegato dellazienda bergamasca I Pinco Pallino di proprietà all85 per cento del Fondo Opera. Pitti, tuttavia, è anche spettacolo. Federica Fusco ha fatto montare un suggestivo tendone a strisce rosse e assoldato gli artisti del circo Maccheroni per proporre con venti bambini e bambine il nuovo mimetico bianco e verde di Blauer Junior e i giubbotti in tessuti tecnici effetto vintage di CP Company Undersixteen.
Da Lù:Lù, Paola Montaguti ha voluto un laboratorio creativo di essenze profumate per presentare una collezione che alla terza stagione dichiara incrementi di vendita del 50 per cento. «Piace il nostro stile minimal chic e la ricchezza di dettagli che offrono alle bambine la possibilità di crearsi uno stile personale» spiegava la stilista mostrando un jeans su base raso e il cardigan tricottato di fettuccia. Di grande effetto anche il défilé di Miss Blumarine: piante di fragole su una passerella di erba fresca. «La moda deve mostrare il bello della natura. Per questo ho proposto abiti ricamati con il motivo delle fragole, pezzi marina chic, caftani stamapati e le immancabili rose», raccontava Anna Molinari circondata da bambine aristo-chic, figlie di amici fiorentini. Sontuosa la tavola lunga venti metri imbandita nello stand di Silvian Heach Kids. «Ho pensato ad Alice nel paese delle meraviglie», raccontava la titolare e general manager Meina Marano che con lazienda di Napoli fattura, tra adulto e bambino, 90 milioni di euro.
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