Patata e pisello, gastronomia sexy in Val di Vara

Patata e pisello, gastronomia sexy in Val di Vara

I maliziosi si mettano comodi: qui c’è pane (con la «a») per i vostri denti.
La Provincia della Spezia annuncia un’importante iniziativa per promuovere il «pisello nero» della Val di Vara. Si parla di ortaggi, anche se le virgolette messe nel comunicato ufficiale per dare peso alla denominazione del prodotto potrebbero far nascere qualche sorriso. «È nostra intenzione - dice l’assessore Federico Barli con entusiasmo - costituire un elenco dei contadini custodi del “pisello nero” e creare un presidio slow food (letteralmente cibo lento, filosofia di vita e di cucina che si oppone al fast food, pasto veloce in fatto di qualità e tempi, ndr) per tale prodotto».
Con il pisello, insomma, non si scherza. Anche se la tentazione è forte, non solo in italia. Un esempio? È il 2004 e veniamo a sapere che il nuovo filone della narrativa anglosassone, la risposta maschile alla chick lit (letteratura per pollastre) si chiama, familiarmente «dick lit», letteratura del pisello (non nel senso di ortaggio, dick è il termine che negli Usa sta indicare proprio quello). «Da una parte, insomma, il Diario di Bridget Jones, della commerciabilissima Helen Fielding, dall’altra parecchie cose interessanti, che in parte stiamo traducendo» spiegava al Giornale il direttore editoriale di un’importante casa editrice italiana.
Ma torniamo alla Liguria e al pisello nero. La Provincia spezzina crede nelle sue qualità, anche turistiche: «Coltivato a l’Ago, frazione di Borghetto Vara, detto in dialetto locale “pesele” e famoso per essere l’ingrediente base della minestra che si cucina a l’Ago nel giorno della festa patronale, rappresenta un importantissimo strumento di promozione del territorio, andandosi ad aggiungere a tutti i prodotti tipici locali che fanno della Val di Vara uno dei luoghi cardine del turismo enogastronomico della nostra provincia».


E il meglio arriva alla fine del comunicato: il progetto di valorizzazione del «pisello nero» - scrive la Provincia - avrà le stesse modalità operative del progetto per promuovere prodotti come la patata di Pignone. Il pisello (nero) come la patata (di Pignone): maliziosi accontentati.

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