Da ministro allIstruzione, nel 2004, aveva scritto una lettera ai dirigenti scolastici di tutte le scuole di ogni ordine e grado: bene il rispetto delle altre culture e religioni, ma «il presepe è simbolo damore, non toglietelo dalla vita dei nostri studenti». Ora da sindaco Letizia Moratti ha fatto allestire per la prima volta un maxi-presepe a Palazzo Marino e invita gli altri colleghi a fare altrettanto: «Uno in ogni Comune, chiederò al presidente dellAnci Sergio Chiamparino di rivolgere questo appello». Allinaugurazione della capanna da cento metri quadrati ieri sera è arrivato anche il ministro della Lega Umberto Bossi, che non solo ha fatto sponda ma ha rilanciato: «Uno in ogni Comune, ma anche in tutte le scuole. La tradizione «è in pericolo e va difesa anche con il presepe, che va messo in tutti i luoghi dove si voglia. Non penso serva una legge - insiste il Senatùr - ma bisogna tutelare le nostre usanze. Se si fa venire nel nostro Paese troppa gente, ognuno porta le proprie tradizioni e rischia che non resti niente delle nostre». Al di là del significato religioso, ribadisce invece la Moratti, «il presepe è un simbolo damore, mi sembra importante ricordarlo». Anche mentre in città è alta la polemica sul diritto dellIslam ad avere luoghi di culto. E proprio la Lega lancia da piazza Cordusio, oggi alle 15, il referendum «moschea a Milano? No grazie».
Per permettere ai milanesi di ammirare le quaranta statue della Natività, Palazzo Marino farà gli straordinari: aperto fino a mezzanotte il 24, 25 e 31 dicembre e il primo, 5 e 6 gennaio. Inaugurato ieri - dal sindaco e dal ministro La Russa - anche il festival internazionale della luce, le luminarie di design accese fino al 10 gennaio su piazze, monumenti e vie della città.
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