Paola Fucilieri
da Milano
«È una ragazza molto forte. E per fortuna ha reagito bene. Certo: ha pianto a lungo, anche quando gli investigatori lhanno portata nel mio ufficio. Ed è ancora molto provata. Ho promesso a lei e a suo padre che li avremmo presi tutti. Per ora ne abbiamo arrestati due, ma gli altri non ci sfuggiranno».
Quella del questore Paolo Scarpis è una sintetica dichiarazione di guerra totale. In questo fine settimana, infatti, Milano ha rivelato lo spaccato della sua peggiore feccia metropolitana, quella di una città violenta e piena dinsidie. Una cupa Gotham City nella quale una studentessa di 21 anni, in una notte destate, viene rapita da una banda di romeni in una periferica della città mentre si è appartata sulla sua Cinquecento, con il suo ragazzo, un giovane solo di qualche anno più vecchio di lei. I delinquenti sono a bordo di unutilitaria, piuttosto giovani, due addirittura minorenni. Ma sono in cinque. E armati di coltelli. Così il ragazzo non può fare niente per opporsi al rapimento. Anzi: viene obbligato con calci e pugni a seguire la banda che porta lui e la sua ragazza solo qualche centinaio di metri più in là da dove si trovavano già, nella solitudine della campagna. E, sotto la minaccia del coltello di uno degli aguzzini, è costretto a spogliarsi completamente e a restare fermo e buono, mentre gli altri quattro violentano a turno e più volte per circa unora la studentessa.
Tutto ha inizio intorno alle 3.30 della notte tra venerdì e sabato. Il teatro dellincubo di questi due giovani è la via Chopin, una strada al confine con i campi che da Milano portano ad Opera, una delle ultime traverse della lunghissima via Ripamonti, periferia sud della città. La studentessa non vive molto lontano da lì. E quando lincubo è finito e i cinque criminali sono fuggiti via, lei e il suo ragazzo hanno chiamato immediatamente i soccorsi. Quando i poliziotti del vicino commissariato e i sanitari del 118 giungono sul posto trovano la coppia che si è rinchiusa nella Cinquecento per la paura.
«Li abbiamo seguiti momento per momento e con la massima disponibilità da quando ci hanno chiamato - spiega il questore -. La ragazza è stata ricoverata alla clinica Mangiagalli dovè stata visitata accuratamente. Quei due sono rimasti in balia di un vero e proprio branco di delinquenti».
La targa dellutilitaria usata dai cinque giovani criminali è la prima, la sola traccia degli investigatori. Lauto risulta rubata, ma i poliziotti setacciano tutta la zona (immensa) dovè avvenuto il fatto, unarea frequentata da spacciatori nordafricani ma anche zona di piccole baraccopoli: è in una di queste strade sterrate che trovano lauto, luomo che la usa e due dei cinque autori materiali della violenza, tutti rumeni e senza permesso di soggiorno.
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