Le paure dell’uomo in scatola

Torna l'uomo in scatola, quello sovrastato da paure di ogni genere, insomma l'uomo comune di questi tempi moderni. È Alessandro Bergallo che con BOX2 ripropone sul palcoscenico della Tosse l'idea già collaudata la scorsa stagione di analizzare gli psicodrammi che tormentano ognuno di noi consapevole o meno. Una piccola scatolina di cartone su ruote e telecomandata è la prima attrice che fa ingresso sul palco. Arriva veloce da una quinta e comincia a girare tra i grossi scatoloni sistemati sulla scena come a cercare qualcosa o qualcuno. Infatti cerca lui, l'uomo dalle molteplici paure che fa il suo ingresso nudo dentro un cartone provvisto di bretelle. La scatolina gli corre in contro e lui non sa come evitarla. Saltella qua e là ma non c'è niente da fare lei è caparbia e cattiva come la sua paura di affrontare la vita. «Ho paura» sono infatti le prime parole che pronuncia l'attore prima di cominciare a sviscerare il lunghissimo elenco delle sue ansie. Così inizia un viaggio che va ad esplorare i meandri più nascosti dell'animo, un viaggio che ripercorre una vita, in cui le figure familiari appaiano ossessive ed inquietanti. La mamma apprensiva riesce a far squillare il telefono di una cabina telefonica basta comunicare al figlio tutte le inquietudini per iniziare una buona giornata, così come il gioco della sorella di simulare una coppia sposata riesce a presentare un pessimo quadro del matrimonio. Ed anche quando il povero protagonista cerca di trovare conforto nelle parole del suo confessore trova questo addormentato alla sua ricerca di fede.
Emanuele Conte e Alessandro Bergallo, autori del testo, sono bravi nel far riflettere il pubblico sulle prigioni che ci costruiamo da soli. Bergallo da buon cabarettista è abile nel reggere la scena con la sua comicità dal tocco delicato sia pur fortemente fisica, ma non sempre riesce a sviluppare e ad analizzare molti temi che restano sospesi.

Così come non tutti gli sketch risultano legati bene tra loro. La regia di Conte, che si avvale anche di filmati di effetto proiettati sugli scatoloni, riesce a dare alla Sala Campana la giusta allure per la performance. Lo spettacolo è in scena ancora stasera.

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