Un Pazzo e Super Mario guidano l’Italia Il ct: «Vi voglio generosi»

A sette mesi dalla partita inaugurale, scatta l’operazione Euro 2012 dell’Italia. E tanto per respirare l’aria dell’evento, gli azzurri di Prandelli iniziano da Wroclaw (Breslavia in italiano) contro la Polonia padrona di casa all’Europeo e n. 64 del ranking Fifa. Sarà il primo di pochi test (forse 4) però impegnativi per lo spessore delle avversarie, ma il ct vorrebbe concordare con i club degli stage per reparto da effettuarsi tra marzo e maggio 2012.
I polacchi festeggeranno il 93° compleanno della nazione, l’Italia sarà a meno di 300 chilometri da quello che - sorteggio del 2 dicembre permettendo - sarà il suo quartier generale a giugno: Wieliczka, vicino Cracovia.
A Wroclaw l’Italia (mai vittoriosa e con un solo gol all’attivo in Polonia, dove torna dopo 8 anni) riparte dal progetto tattico che l’ha condotta alla qualificazione anticipata. «Voglio dare continuità al nostro lavoro e voglio una squadra generosa e vincente, ciascuno in campo aiuti il compagno», dice il ct. Senza Cassano e Rossi, la prima coppia a ereditare le chiavi dell’attacco azzurro sarà quella composta da Balotelli e Pazzini. Due punte più prestanti, ma Prandelli chiederà comunque alla squadra di giocare palla a terra.
Riflettori rivolti sull’attaccante del City, ancora alla ricerca del primo gol in azzurro. «Balotelli non deve caricarsi di responsabilità, ha davanti a sè un futuro straordinario, dipende solo da lui - così il ct su SuperMario -. Ho avvertito in lui molta più serenità e la consapevolezza che certi atteggiamenti vanno eliminati. Probabilmente è sulla strada della completa maturazione e non a caso sta facendo benissimo con il suo club. Mi auguro che vada in campo sereno, non deve cercare il gol perché significherebbe che sente troppo il match. Deve solo pensare alla squadra e attaccare la profondità perché vicino alla porta la sua inventiva può fare la differenza».
Coppia d’attacco e conferma del modulo sono un omaggio alle gerarchie: «A chi propone nuovi innesti - sottolinea il ct - va ricordato che prima si devono riconoscere i meriti a quanti ci hanno portato fin qui». Dunque, assetto di centrocampo immutato: 4 azzurri che ruotano, Montolivo dietro le punte in partenza, Marchisio a sinistra preferito a Thiago Motta. A parte l’esordio di Abate dal 1’ (in difesa mancherà Barzagli, tornato a casa per un problema al polpaccio, lo sostituirà Ranocchia), per altri esperimenti si inizierà dalla ripresa di Wroclaw (Pepe) e si proseguirà martedì a Roma (Osvaldo).
E prima del test con l’Uruguay, che sarà anche un omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia, la Nazionale potrebbe passare - dipenderà dall’evolversi della crisi politica - in visita da Napolitano.

«Il Capo dello Stato è un punto di riferimento sotto l’aspetto umano e del senso del dovere», dice Prandelli, restio a commentare le sentenze di Calciopoli («non è il momento, aspettiamo i gradi definitivi») ma non a tenere un occhio ben aperto sul momento drammatico del Paese. «Se ci sarà una patrimoniale, noi che siamo fortunati faremo la nostra parte di sacrifici: in un Paese civile, si chiedono a noi, non a chi è disperato», il messaggio del ct.

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