Il Pd blinda l’ex pm e arresta le primarie

Il Pd blinda l’ex pm  e arresta le primarie

Il «commissario» nomina l’ex pm, blinda il candidato e le primarie si arrestano da sole. Succede in Calabria, a Palmi: il Pd regionale è nel caos totale ed è commissariato da Roma, le amministrative si avvicinano e serve un nome nuovo per guidare la città tirrenica.

Appena qualcuno ha fatto il nome dell’ex pm anti ’ndrangheta Salvatore Boemi, che all’inizio degli anni Novanta ha scoperchiato la tangentopoli reggina, il passaparola democrat è scattato: niente primarie, o finiamo che Boemi le perde e ci facciamo una figuraccia. L’altolà del Pd però non pare convincere fino in fondo i riottosi alleati di Sel e Comunisti italiani, che vorrebbero esportare il modello Vendola (e fregare un’altra volta il Pd) anche in riva allo Stretto.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica