Il Pdl: «I soldi dei derivati? Togliamo l’Irpef»

Il Pdl: «I soldi dei derivati? Togliamo l’Irpef»

Un contro-appello e il contro-bilancio. Sono le due «manovre» sui conti della giunta Pisapia a cui sta lavorando il Pdl a Palazzo Marino. Il piano «a» scatterà già oggi in consiglio comunale. L’aula deve dare il via all’accordo economico a cui il dg Davide Corritore ha lavorato con le quattro banche internazionali (Deutsche Bank, Depfa, Jp Morgan e Ubs) per ritrattare il bond trentennale da 1,6 miliardi emesso nel 2005 dall’allora sindaco Gabriele Albertini e portarlo a un tasso fisso intorno al 4%. Il Comune rinuncerà alla causa civile che vede imputati gli istituti di credito. Il valore di mercato della chiusura dello swap per Palazzo Marino sarà di 450 milioni, soldi reinvestiti in bpt e titoli di Stato che frutteranno circa 20 milioni all’anno di interessi per i prossimi 23 anni, e le banche verseranno subito un «contributo aggiuntivo» - non lo vogliono chiamare risarcimento - di 40 milioni. Il Comune potrà svincolare dal bilancio il fondo da 80 milioni per il rischio derivati. «Siamo all’ultimo chilometro, lavoriamo tutti insieme» è stato l’appello di Corritore, si augura che «lo spirito sia di chiudere l’operazione come è iniziata, senza appropriazioni politiche ma come un percorso condiviso da tutti, maggioranza e opposizione». Ma il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli, se assicura da un lato che non ci sarà ostruzionismo perchè «la transazione consente di uscire da una situazione complessa», anticipa che il centrodestra oggi presenterà una mozione alla delibera. «Faremo anche noi un appello al centrosinistra - spiega - lavoriamo tutti insieme significa anche prenderci l’impegno, con un voto, a coprire l’addizionale Irpef per il 2012 con i 40 milioni di contributo aggiuntivo che potranno andare nella spesa corrente». Corritore ribadisce che la trattativa «è stata complessa e delicata, se la portiamo a conclusione potremo definire meglio le entrate e a quel punto parlare di destinazioni di spesa. Per ora per usare una battuta “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco“, portiamo a casa il risultato perchè abbiamo trovato un accordo economico molto soddisfacente. Ricordo che lo squilibrio tra gli swap, che hanno un valore positivo intorno ai 470 milioni e tramutiamo da tasso variabile a fisso, e i derivati Cds emessi durante l’ex amministrazione che invece hanno un valore negativo di 200 milioni e sono per noi una gabbia, è di 270 milioni. Ne otteniamo molti di più».
Si terrà forse già giovedì invece la riunisce tra sindaco e opposizione sul bilancio 2012. La giunta deve approvare il documento entro fine mese per portarlo in consiglio a marzo e per frenare l’ostruzionismo d’aula Giuliano Pisapia vuol tentare un accordino preventivo con Pdl e Lega. Ma Masseroli avverte che il centrodestra sta lavorando a un contro-bilancio, con uno slogan di fondo: «Per vincere la crisi, riduciamo le tasse» cioè «lasciamo i soldi nelle tasche dei milanesi, sosteniamo la domanda piuttosto che l’offerta». Che significa« ad esempio fare convenzioni con società sportive per garantire prezzi convenienti alle famiglie, ma senza mantenere zavorre e monopoli dei servizi».

Nessun tabù anche sulla vendita di altre quote Sea che farebbero scendere il Comune sotto il 51%, «ma la partita sia veramente di mercato e senza accordi predeterminati, come è accaduto con la gara per il 29%». Il contro-bilancio batterà su «Imu allo 0,2 sulla prima casa, zero per gli immobili Aler e al minimo sulla seconda se è affittata».

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