Lo scaricabarile di Walter Veltroni sul baratro dei conti romani scatena il centrodestra. A partire dal sindaco Gianni Alemanno secondo il quale «è molto pericoloso per la città di Roma negare, o minimizzare, lesistenza di unobiettiva e grave emergenza finanziaria che investe il bilancio del Comune». Le parole di Veltroni potrebbero infatti «dare nuovi argomenti a coloro che negano la necessità di un forte intervento governativo per risolvere la pesante crisi economico-finanziaria in cui versa il Comune di Roma». Insomma: cui prodest? «Pare difficile - dice Alemanno - comprendere il senso e la natura della polemica, dal momento che non sono stati contestati nel merito i forti elementi di criticità nei conti del bilancio comunale analiticamente esposti nella Relazione della Ragioneria Generale dello Stato che evidenzia come il Comune di Roma non è stato in grado di generare un proprio equilibrio di parte corrente».
Ma è tutto il Pdl a scagliarsi contro lex sindaco. «Comprendiamo limbarazzo di Veltroni ma non ci sono scusanti sul buco del bilancio di Roma, perché già nel 2006 il debito era di 7 miliardi di euro», dice la deputata del Pdl Beatrice Lorenzin. «La situazione finanziaria del bilancio comunale testimonia il fallimento del modello Roma, per anni sostenuto da Veltroni, e che si è rivelato completamente falso», sottolinea Dario Rossin, capogruppo del Pdl in consiglio comunale, che aggiunge: «Lex primo cittadino è consapevole di mentire su una situazione finanziaria che ha seriamente messo a rischio le casse comunali, facendo aleggiare per la prima volta nella storia di Roma lo spettro del dissesto». Rovescia le parole usate dallo stesso Veltroni Marco Marsilio, deputato del Pdl: «Lunica vera bufala mediatica è che Veltroni fosse un bravo sindaco...», mentre il collega Vincenzo Piso si dice imbarazzato di «replicare allombra del Walter Veltroni che conoscevamo e che oggi si presenta davanti ai giornalisti impreparato e privo di argomenti di fronte al suo fallimento». Si ribella anche Marco Pomarici, presidente del consiglio comunale: «Non si può parlare, come ha fatto Veltroni, di presa in giro dei cittadini. Il sindaco Alemanno in consiglio comunale ha presentato cifre e dati inoppugnabili, supportati dal lavoro dei tecnici del ministero del Tesoro. È stato scoperchiato cosi il vaso di Pandora di una gestione fin troppo disinvolta e azzardata, come se Roma fosse un tavolo da roulette».
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