Pellegrini in finale degli 800 stile: «Ma punto al bronzo»

Esordio agli Europei di Nuoto di Budapest per Federica in una distanza per lei inedita: «Non è ancora la mia gara, speriamo possa diventarla. Voglio avere pazienza, un passo alla volta»

«Sto facendo gli 800 stile per divertimento, mi aspetterei un bronzo». Federica Pellegrini mantiene un profilo basso dopo l'esordio agli Europei di Budapest. La fuoriclasse azzurra ha conquistato la qualificazione alla finale degli 800 stile libero, una prova ancora inedita per la 22enne olimpionica. «Non è ancora la mia gara, speriamo possa diventarla. Voglio avere pazienza, un passo alla volta. Questo risultato di mattina è buono», dice commentando il crono di 8'32"94.
«Ho fatto un po' fatica a fare questo tempo, anche se ormai non guardo più i risultati della mattina. D'altronde, anche alle Olimpiadi di Pechino c'era una grande differenza rispetto al pomeriggio. In finale, non so: potrei arrivare anche ottava, quinta...», dice ai microfoni della Rai pensando alla finale in programma domani. La medaglia d'oro e quella d'argento sono un discorso riservato ad altre atlete: «Quelle due sono lontane...», dice riferendosi alla danese Lotte Friise (8'29"93) e alla britannica Rebecca Adlington (8'30"05), che hanno ottenuto il secondo e terzo crono alle spalle dell'irlandese Grainne Murphy (8'28"91) e davanti alla spagnola Erika Villaecija Garcia (8'30"08).
A Budapest, negli Europei del 2006, la Pellegrini toccò uno dei punti più bassi della carriera. «Rispetto a 4 anni fa sono cambiata io. All'epoca vivevo un vuoto totale, ero arrivata qui con la spalla a pezzi e si pensava anche ad una possibile operazione», dice ripensando alla rassegna continentale nella quale non fu assolutamente protagonista a livello individuale. «Non stavo bene nemmeno dal punto di vista psicologico, sono venuta qui solo per la staffetta e sono stata la migliore delle frazioniste», dice archiviando un capitolo ormai lontanissimo.
Il nuovo progetto, varato con il compianto ct Alberto Castagnetti, prevede l'allargamento del programma a 4 gare: a 200 e 400 stile, si aggiungeranno progressivamente gli 800 e i 100. Poi, quando arriverà l'appuntamento olimpico di Londra 2012, bisognerà prendere una decisione. «Mancano ancora 2 anni, è difficile fare 4 gare in una manifestazione. Quest'anno abbiamo aggiunto gli 800 metri, l'anno prossimo mettiamo dentro i 100 e poi vediamo cosa portare a Londra», dice senza sbilanciarsi.

«L'unica cosa certa è che non farò mai i 1500: quasi mi annoio a farli, è una gara troppo lunga. I 200 delfino? Non posso fare tutto... Certo, sono curiosa: in allenamento ho provato i 200 dorso e sono andata bene. Magari li proverò in qualche campionato italiano».

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