Quelli che risiedono al 27 di via Varanini scrivono a Filippo Penati. Due paginette per sbattere sotto al naso del presidente della Provincia un «suo» errore. Quale? «Ospitare in quello stabile - allinsaputa del consiglio di zona e del Comune di Milano - una trentina di rom sgomberati da Capo Rizzuto, famoso per aver accolto gli stupratori di una ventitreenne».
Ospiti dallagosto 2005 con affitto pagato dalla Provincia e con tanto di garanzia «della temporaneità»: ma dopo «diciotto mesi» - scrivono i residenti - «scopriamo che lei, signor Penati, starebbe valutando lacquisto di quei locali», dove «si registra un via vai esagerato di occupanti, col risultato che non se ne conosce neppure il numero». Dettaglio che saggiunge a un «acquisto inconcepibile, visto che il Comune di Milano si è già attivato per la soluzione abitativa dei rom con la ristrutturazione del campo di via Triboniano». Valutazione che i condomini al 27 di via Varanini avrebbero voluto fare «personalmente» al presidente Penati - consegnandogli «anche una raccolta di firme - ma «ci sono state chiuse le porte in faccia, anche fisicamente una volta arrivati in Provincia».
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