
Bottiglie di champagne e Protezione civile. Sono le proposte sul tavolo del gip che deve decidere se dare il via libera al patteggiamento della pena chiesto dai principali indagati del caso Gintoneria, Davide Lacerenza e Stefania Nobile. I due, che in passato hanno avuto una relazione, sono stati arrestati il 4 marzo scorso nell'inchiesta coordinata dal pm Francesca Crupi su un presunto giro di prostituzione e droga nel locale di via Napo Torriani e nel privé La Malmaison.
Ieri in udienza il gip Sonia Mancini ha rinviato la decisione al prossimo 22 ottobre, per potere meglio valutare le informazioni sul tipo di attività che il difensore della figlia di Wanna Marchi chiede di farle svolgere come misura alternativa alla pena proposta di tre anni di reclusione. L'idea della difesa, cui il pm ha dato il proprio consenso, è di far accedere Nobile al lavoro di pubblica utilità, in particolare presso la Protezione civile di Milano, dove la donna fa già da luglio la volontaria nei fine settimana.
Lacerenza invece chiede di patteggiare una pena di quattro anni e otto mesi di reclusione, soluzione che gli permetterebbe di evitare il carcere in virtù del fatto che ha già scontato otto mesi ai domiciliari. In questo modo potrebbe anche lui in futuro accedere a misure alternative alla detenzione. Un altro aspetto dell'accordo proposto da Lacerenza è il possibile risarcimento, attraverso la confisca, da quasi un milione di euro. Sarebbe il valore totale delle bottiglie di champagne e di altri alcolici sequestrate, più alcune decine di migliaia di euro trovate dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza durante le indagini sui conti nel procedimento a carico di Lacerenza e dell'ex compagna.
Alla prossima udienza il giudice deciderà se ratificare o meno l'accordo raggiunto dall'avvocato Liborio Cataliotti e dalla Procura. Deciderà anche sulla confisca delle bottiglie e dei conti bancari. Stando a quanto riferito dalla difesa, in base a una consulenza, tra champagne e denaro si arriverebbe a superare i 900mila. Il valore effettivo delle bottiglie tuttavia si conoscerà solo quando saranno messe in vendita dopo la confisca.
Ieri il gip ha chiesto al difensore anche di integrare la documentazione che attesta lo stile di vita di Stefania Nobile, in particolare, e la sua situazione patrimoniale e reddituale. Alla donna, che tra un mese esatto compirà 61 anni, sono stati revocati i domiciliari già a giungo, le era rimasto solo l'obbligo di dimora. Lacerenza invece è tornato libero alla fine di settembre.