da Roma
Riforma delle pensioni, senza esitazioni. E tesoretto fiscale da destinare al miglioramento dei conti pubblici, deficit e debito. Questo linvito che, stasera a Lussemburgo, Tommaso Padoa-Schioppa si sentirà rivolgere dal commissario europeo allEconomia, Joaquín Almunia, durante la riunione serale dellEurogruppo. Allattenzione dei ministri finanziari dellarea euro ci sono infatti i piani di bilancio per il 2008, e i Paesi tuttora in deficit eccessivo come lItalia saranno sottoposti a una verifica più approfondita. LEurogruppo si è già espresso a favore delluso dellextra gettito a favore del risanamento, che nei good times (i momenti favorevoli come lattuale) deve essere accelerato.
Ma Padoa-Schioppa arriva alla riunione del Lussemburgo «appesantito» dagli ultimi eventi, in particolare la sconfitta elettorale della maggioranza alle recentissime amministrative e il «caso Visco». Nellultimo vertice di maggioranza - assente il ministro dellEconomia - sarebbe stato deciso di allargare un po i cordoni della borsa per la spesa sociale. Così si spiega, tra laltro, linconsueta anticipazione ai giornali delle entrate fiscali di maggio, che mostrerebbero un incremento tale da portare la fetta spendibile di tesoretto da due miliardi e mezzo a quattro, forse addirittura cinque miliardi. Numeri che sono immediatamente rimbalzati a Bruxelles (dove la stampa italiana è scrutata con attenzione maniacale dai funzionari della Commissione), creando non poca preoccupazione. LEurogruppo potrebbe, così, essere costretto a raccomandare al governo italiano di non cedere alle pressioni della propria maggioranza - che vuole recuperare consenso con la spesa pubblica - e di non aumentare di un euro i 2,5 miliardi da redistribuire. Una raccomandazione che, in generale, vale per tutti i Paesi in deficit che hanno registrato un incremento imprevisto delle entrate fiscali. «Si tratta, in sostanza, di un richiamo volto a garantire che nella fase attuale, mentre stanno incominciando a ragionare sul bilancio 2008, i ministri non dimentichino la richiesta di Bruxelles di fare di più nei periodi in cui leconomia va bene», spiega allagenzia Reuters una fonte della Commissione. Del resto, Almunia nei giorni scorsi è stato chiaro: «Bisogna migliorare la qualità dei conti pubblici, e alcuni Paesi non stanno facendo abbastanza», ha detto. Linvecchiamento della popolazione, ha aggiunto, impone di mettere ordine nel sistema previdenziale. Il governo Prodi, al contrario, sta ipotizzando una riduzione delletà pensionabile, abolendo lo «scalone» previsto nella riforma Maroni.
Le prossime leggi finanziarie dovranno essere dunque in linea con gli standard fissati in sede Eurogruppo. Per Padoa-Schioppa, che nel giro di un mesetto deve presentare il Dpef (documento di programmazione economica e finanziaria) si annunciano brutte gatte da pelare. La sua maggioranza gli chiede «manica larga» per recuperare consenso, mentre Bruxelles sollecita maggior rigore. Le ultime stime di primavera dellUnione Europea, diffuse un mese fa, ipotizzano per lItalia un deficit 2007 al 2,1% del Pil, che salirebbe al 2,2% a fine 2008.
Pensioni e tesoretto LEurogruppo fa le pulci a Prodi
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