
Ricoverato da alcuni giorni al Policlinico Umberto I di Roma, l’attore e regista napoletano Leopoldo Mastelloni, 80 anni, ha rassicurato amici e fan: "Sto bene, per fortuna cammino e parlo", ha detto con la sua consueta ironia. Il malore che lo ha colpito è stato causato da una lieve ischemia cerebrale, che avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi.
"Potevo perdere l’uso della parola o delle gambe — racconta al telefono al Corriere — ma sono stato fortunato. Io senza favella come faccio? Devo lavorare, devo campare", scherza, ma con un fondo di verità. L’artista, noto per la sua lingua affilata e il carisma scenico, è determinato a prendersi il tempo necessario per una riabilitazione completa, senza anticipare i tempi.
Il malore e il ricovero
Mastelloni si trovava a casa da solo quando ha iniziato ad accusare vertigini e perdita di equilibrio. È caduto a terra e con fatica è riuscito a contattare una sua amica, che lo ha aiutato a chiamare il 118. Trasportato d’urgenza in ospedale, è stato ricoverato in una stanza che – racconta con un sorriso – un tempo fu anche di Federico Fellini. "Era il suo stesso letto, quando venne qui per un ictus. Un amico fraterno, ci volevamo bene", ricorda commosso. "Stanotte, tra sogno e veglia, ho immaginato Giulietta che mi diceva: “Leopò, ora devi venire pure tu con noi”", racconta con ironia e un filo di malinconia. "Spero tutto bene, per carità. Ma io qua resto, finché i medici non mi rimettono in piedi per davvero".
Il libro in uscita e la solitudine
Oltre alla salute, Mastelloni ha un altro pensiero fisso: l’uscita imminente del suo nuovo libro, dal titolo “Tutti fan così. Oltre il teatro…”. "Sono quasi 450 pagine, pieno di storie, di persone che ho incontrato, di arte e di artisti. Lo chiamo un “gossip culturale”". Un’opera che sente profondamente sua, e che spera di poter accompagnare di persona, magari presentandola al pubblico. L’attore vive da solo e, come confessa, non ha nessuno che lo possa aiutare a casa. Anche per questo ha deciso di restare in ospedale fino a quando non sarà pienamente in grado di cavarsela da sé: "Voglio fare bene la riabilitazione. Non ho nessuna fretta".
L’affetto del pubblico e lo sfogo
Appena si è diffusa la notizia del suo ricovero, in tanti hanno mostrato affetto e vicinanza. Mastelloni ha voluto ringraziare tutti con un post sui social.
Ma non manca una nota polemica: "Mi scoccio un po’ di quelli che non si fanno sentire per anni e poi, appena succede qualcosa, mi chiamano e mi chiedono: “Che ti è successo?”". Alla domanda su come stia davvero, risponde con la poesia di Ungaretti: "Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie".