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"Corna? Inclusività". La replica di Giorgia Soleri a Damiano dei Maneskin

Le corna di coppia da oggi sono simbolo di inclusività: parola di Giorgia Soleri, che deve mettere le bandiere dell'attivismo anche nella rottua con Damiano David

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Sono trascorse meno di 24 ore da quando Damiano David ha annunciato la rottura con Giorgia Soleri, arrivata improvvisa, almeno per i fan. Il frontman dei Maneskin ha confermato la fine della relazione con l'influencer dopo che sui social ha iniziato a girare, diventando virale, un video in cui lui bacia un'altra. Subito, il giovane cantante ha messo le mani avanti dichiarando che la storia con l'attivista era finita da qualche giorno e che, quindi, non ci sono stati tradimenti di sorta ma, come nelle migliori ficton, lei è arrivata a smentirlo.

Incapace di fare una semplice dichiarazione per dire "con Damiano eravamo una coppia aperta", Giorgia Soleri ha condito come al solito il tutto con i ricami barocchi, tirando in ballo questo e quello per fare in modo che anche la rottura diventasse qualcosa di cool, inclusivo e femminista. "Non considero l'esclusività un valore (al contrario lo è l'inclusività), motivo per cui la relazione tra me e Damiano era, di comune accordo e in modo del tutto consensuale, non monogama", ha scritto l'influencer. Al confronto, la supercazzola di Lello Mascetti in Amici miei è una bazzecola. Oggi, l'attivista ci insegna che le coppie formate da un lui o una lei, ma anche da 2 lei e 2 lui, se non comprendono almeno un'altra persona sono esclusive. Siamo arrivati a un livello distopico tale che le coppie sono diventate quasi discriminatorie, e quindi secondo alcune logiche oggi dilaganti dovrebbero essere abolite in nome dell'uguaglianza e dell'inclusività, sostituite almeno da un trio.

Bisognerebbe capire se il teorema dell'inclusività vale anche nelle cause di divorzio e non solo nel fantastico mondo rosa degli unicorni in cui vivono alcuni influencer. Perché in quel caso sarebbe la svolta per molti. Continuando ad analizzare il trattato di inclusività della Soleri, si evince che Damiano abbia detto una fregnaccia quando ha raccontato che la loro storia fosse finita da alcuni giorni: "Il fatto che ci sia stato qualsiasi tipo di interazione con altre persone non è il fulcro del problema. Non lo era prima, per nessuno dei due, non vedo come potrebbe esserlo ora". Ciò che l'attivista recrimina è che sia diventato pubblico, perché va bene essere open e moderni, ma su certe cose si pretende la privacy. I panni sporchi si lavano in casa, dicevano le nonne e dice Giorgia Soleri: "Per tutelarci però in questo momento delicato fatto di enormi cambiamenti, avevo esplicitamente chiesto di avere un po' di discrezione nelle nostre vite pubbliche".

I maligni sospettano, però, che più che volere la privacy, lei volesse lanciare con tutta calma la sua nuova linea di make-up femminista (tanto per fingere sia qualcosa di socialmente utile), continuando a essere la fidanzata di "quello" dei Maneskin. Quel video le ha un po' rotto le uova nel paniere ma almeno in una cosa si è comportata come chiunque altro, senza mettere bandierine: ha tolto il follow a tutta la band. Finalmente qualcosa di esclusivo e non inclusivo anche da parte sua. "Avrebbe potuto evitare Damiano? Probabilmente sì. Come io avrei potuto evitare altri errori nel corso di questi sei bellissimi anni insieme", dice ancora Giorgia Soleri, ammantandosi di saggezza. Tentativo nulla ma qualcuno potrebbe premiare le intenzioni. Ora si attendono nuove bandierine in questa storia, perché ci saranno sicuramente altre storie di inclusività e femminismo da svelare al mondo in una rottura con pacchetto di corna annesso, di cui l'unica maestra resta comunque Giulia De Lellis.

Spiace per Giorgia Soleri ma questo è.

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