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"Ho l'Hiv". La rivelazione di Elena Di Cioccio dopo 21 anni

L'attrice, ex volto de Le Iene, ha raccontato la sua vera storia - fatta di dipendenze, traumi e sieropositività - in un libro nel quale ha mostrato la parte di sé rimasta nascosta agli occhi dei telespettatori

"Ho l'Hiv". La rivelazione di Elena Di Cioccio dopo 21 anni
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Per il pubblico televisivo Elena Di Cioccio è la Iena che, con la sua irriverenza e testardaggine, ha realizzato servizi sulla prostituzione e sulle dipendenze ma ha anche fatto ridere con le sue incursioni ironiche tra i passanti per strada. Con il suo caschetto biondo e il viso pulito, Elena è stata uno dei volti più popolari de Le Iene tra il 2006 e il 2010 e oggi, a distanza di anni, è tornata per raccontare un'altra storia, la sua. "Da ventuno anni sono sieropositiva, ho l'Hiv. È come se avessi perso un colore, non sono più quella di prima", ha raccontato a Le Iene nell'ultima puntata andata in onda martedì 28 marzo.

La confessione a Le Iene

Elena Di Cioccio ha scelto i colleghi de Le Iene per rivelare un segreto rimasto nascosto troppo a lungo e tra un sorriso e tante lacrime ha parlato della sua storia. "Il giorno che mi hanno detto che ero positiva all'Hiv mi sono spaccata in mille pezzi. Ho sentito caldo in tutto il corpo, mi si è asciugata la bocca", ha raccontato l'ex Iena. Era l'11 febbraio 2002 quando la Di Cioccio ha scoperto, tramite semplici esami del sangue di routine, di essere sieropositiva: "Avevo 28 anni. Era sconcertante perché all'epoca ero un'integralista, temevo le malattie a trasmissione sessuale e mi proteggevo. Avevo convinto anche il mio nuovo fidanzato a fare il test. Peccato che tra l'ultimo esito negativo e quel ragazzo qualcosa è andato storto". L'attrice ha svelato di essersi sentita impotente: "Come se avessi la data di scadenza addosso. Ero finita. Poi la medicina ha fatto progressi e noi malati non avevamo più l'alone viola".

Il libro per raccontare la sua difficile vita

La scelta di parlarne pubblicamente non è casuale. Elena Di Cioccio uscirà con la sua biografia - "Cattivo Sangue" - il 4 aprile e nel libro, oltre alla sua vita con l'Hiv, l'ex Iena ha raccontato la sua infanzia in una famiglia spaccata a metà, la morte del fratellino di 3 anni e il suicidio della madre. Tutti passaggi di una storia personale durissima che l'hanno portata a fare scelte sbagliate, come quella di cedere alla droga: "La dipendenza ti crea una situazione di benessere e, soprattutto, un’alternativa: ti impegna, anche quando poi si gira e ti mostra l’altra faccia della medaglia. Il tuo impegno diventa anche cercare di uscire dal buco". E proprio quando la vita sembrava averle dato una nuova possibilità con il lavoro in tv e la popolarità ecco arrivare la tegola, l'Hiv.

Le medicine nascoste nel frigo e la paura del giudizio

Per anni ha nascosto la sua malattia. "Nascondevo le medicine nel frigo dietro la lattuga perché nessuno le vedesse", si legge nel libro dove la Di Cioccio ha ricostruito gli anni più duri. La paura, le cure spossanti e il segreto da tenere nascosto: "Ho sperimentato ogni tipo di reazione in risposta a questa cosa: fuga, compassione, rabbia". Qualcuno capiva ma prendeva le distanze, gli amici (pochi) la sostenevano mentre altri venivano tenuti a debita distanza per il timore del contagio: "Quindici anni fa mi taglio la mano in una classe di teatro, esce del sangue. Si avvicinano per aiutarmi e io urlo: 'No, non mi toccate'. Oggi non devo più stare in allerta grazie a quello che la medicina ci dice, e cioè che siamo pazienti cronicizzati e in nessun modo io posso contagiare qualcuno".

"Oggi non ho rimpianti e non sono più arrabbiata"

Elena Di Cioccio oggi vive una vita normale anche se dovrà assumere farmaci per tutta la vita per evitare che l'Hiv si trasformi in Aids. "Sono tranquilla ma ho dovuto processare molte cose", ha spiegato al Corriere nell'intervista più recente, nella quale ha confessato: "Non mi sento più in difetto di niente. Io sono questa cosa qui e non voglio più nascondermi. Quando incontro ogni singola persona mi domando se, come e quando dire che sono sieropositiva: lasciando la mia parola scritta ora lo do per fatto, una volta per tutte".

E l'ammissione pubblica per l'ex delle Iene rappresenta un nuovo inizio.

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