Tempo fa un settimanale americano gli aveva dedicato la copertina, con il titolo «Giocando ad essere Dio». Craig Venter è il genetista dei primati nella lunga corsa alla realizzazione della vita artificiale e fu autore della prima mappa del Dna umano e del primo cromosoma sintetico. Insofferente alle regole e ai tempi del mondo accademico - almeno così dicono di lui i colleghi -, Venter, biochimico americano di 64 anni, e nato a Salt Lake City nel 1946, è stato oggetto sia di critiche aspre che di sterminata ammirazione per l'ambizione delle sue ricerche. Dopo aver prestato servizio in Vietnam, nel 1972 si laureò e iniziò una carriera accademica destinata a stupire.
Nel 1998 fondò Celera Genomics, che scese in pista per il sequenziamento del genoma umano a fini commerciali, lavoro terminato nel 2000 in parallelo con il Progetto genoma umano. Le diatribe seguite a quellannuncio, le polemiche sulla commerciabilità del genoma e gli affari non proprio floridi portarono due anni dopo all'estromissione di Venter dalla Celera.
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