Perugia, il Pdl in rimonta da -15 vede i supplementari

Da anni lo scontento è palpabile nel centrosinistra. Il centrodestra è scaramantico ma ha recuperato buona parte del distacco che aveva 

Tacciono schivi, però sogghignano. Se domandi alla capogruppo del Pdl in Regione Fiammetta Modena, per dire, risponde vaga che chissà, il centrodestra è partito da un distacco da battere i denti dal freddo, meno quindici punti dal Pd, e insomma vedremo. Dicono i bene informati, però, che sia solo scaramanzia, e che il centrodestra al Comune di Perugia sia certo di andare al ballottaggio. A contendersi l’eredità del sindaco uscende del Pd, Renato Locchi, sono Wladimiro Boccali per il centrosinistra e Pino Sbrenna che corre con il sostegno di Pdl e Udc.

Del resto, da anni lo scontento è palpabile nel centrosinistra, se già nel 2006 in cento nell’Unione firmarono un appello per la scelta del candidato sindaco del 2009 con le primarie, «perché a Perugia mentre aumenta nella popolazione la percezione del degrado e del disagio, l’amministrazione è tutta proiettata su progetti di grandi opere e grandi edificazioni». Vista a un giorno dal voto, gran parte dell’Umbria sembra tentata dalla svolta a destra, con il «rischio» ballottaggio anche a Terni, Spoleto, Gualdo Tadino e Bastia.

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