Belle e assai gradite le sagre di paese, anche per come riescono a volte a consolare, in questi giorni di fine estate, chi ha finito le vacanze e chi ha dovuto rinunciarci. Qualcuno, pomposamente, le definisce «fiere», qualcun altro, politicamente, le chiama «settembrate». Ma se le frequenti puoi scoprire che hanno tutte gli stessi ingredienti: frisciolate, salsicciotti alla piastra, piadine che trasudano grassi idrogenati, marmellate casalinghe alla muffa, vinelli generosi che non hanno mai visto luva. Sarà anche per questultima miscela di alcol e coloranti vari che, ogni tanto - sempre! - cè qualche aficionados delle sagre che dà di matto: prima mangia e beve, poi sclera, e se la prende col primo che ha davanti. È successo, invariabilmente, anche nel paese della Liguria di levante dove, laltra sera, era in programma la sagra del pesce stagionato. Verso le 20 e 30, in mezzo al pienone, sè visto uno (che aveva già fatto il pieno) afferrare un tavolo e scagliarlo con inaudita violenza verso il dirimpettaio - un amico - ancora impegnato a trangugiare unorata dallevamento greco, lische comprese. Il bersaglio si è scansato e ha continuato a mangiare, mentre lenergumeno, che emanava intensi vapori alcolici, si è rivolto contro i vicini, i quali, tuttaltro che docili e per di più carichi di metanolo, hanno organizzato subito la ritorsione.
Morale: botte da orbi, colpi proibiti, soprattutto al basso ventre, e parapiglia generale. Immediato lintervento dei carabinieri che, prima di sedare la maxirissa, hanno provveduto a sequestrare il tavolo, «accertato responsabile di danneggiamenti plurimi a persone e cose».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.