Foggia - Una maxi inchiesta fa tremare la provincia di Foggia. Il blitz ha portato all'arresto del sindaco di Peschici Domenico Vecera e di altre 22 persone. Associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, aggiotaggio, falso e corruzione sono alcuni dei reati contestati. Otto degli indagati rispondono anche di associazione finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione.
Maxi blitz a Peschici Tra gli arrestati figurano, oltre al sindaco di Peschici, Michele Vecera, assessore ai Lavori pubblici ed Urbanistica, Giovanni Corso, consigliere comunale con delega Caccia, Agricoltura e Pesca, l’architetto Massimo D’Adduzio, responsabile del settore tecnico del Comune e gli imprenditori Francesco Del Buono, Rocco Caputo, Domenico Martella e Giovanni De Nittis. In manette è finito anche il comandante della Polizia municipale di Peschici e Carpino, Vincenzo Losito, accusato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. L’episodio contestato è relativo all’esito della prova esame per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio venatorio.
Appalti alle solite ditte Il procuratore capo di Lucera Domenico Seccia e il sostituto Alessio Marangelli hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa che molti degli appalti del Comune di Peschici sarebbero stati pilotati ricorrendo alla procedura d’urgenza e alla procedura negoziata. Così ad aggiudicarsi i lavori pubblici, erano sempre le stessi ditte. Le indagini sono partite nel 2009.
A denunciare la cattiva gestione della cosa pubblica sono stati alcuni esposti giunti in Procura. Gli inquirenti ritengono che non sia regolare nemmeno l’appalto per il rifacimento di alcune delle strade rese inaccessibili dal rogo che del 2007 che colpì la zona di Peschici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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