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Il petrolio supera i 62 dollari a barile

Continua la corsa del petrolio, che si porta a 62,30 dollari al barile, a soli 40 centesimi dall'ultimo record di tutti i tempi, segnato un mese fa. Corrono i prezzi del petrolio dopo la morte del re dell'Arabia Saudita Fahd, ma lo sprint sembra destinato ad avere il fiato corto. Nella giornata di ieri i timori di un cambiamento nella politica petrolifera del maggior produttore ed esportatore mondiale di greggio hanno spinto in alto il prezzo al barile dei future con qualità di petrolio Wti scambiata al Nymex di New York. Quelli con consegna a settembre, sono balzati fino a 61,76 dollari al barile, con un’impennata del 2.1 per cento, appena due centesimi sotto il massimo giornaliero. Gli esperti puntualizzano, tuttavia, che l'effetto della morte di Fahd è destinato ad esaurirsi presto, alla luce del fatto che il monarca scomparso non era attivamente impegnato nel governo del Paese e non dovrebbero esserci quindi cambiamenti all'orizzonte nella politica saudita.

Il greggio ha segnato lo scorso 7 luglio un record di tutti i tempi, con 62,10 dollari al barile.

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