«In futuro si preparerà la cornea dei pazienti al primo insorgere della presbiopia, intorno ai 40-45 anni, in modo che quando questo disturbo si manifesterà la cornea sarà già modellata», ne è convinto il professor Roberto Pinelli, oftalmologo a Brescia, docente di oftalmologia all'università di Lugano. Nato a Brescia nel 1959, dopo la laurea in medicina e la specializzazione all'università di Milano (si è diplomato anche in pianoforte al conservatorio di Brescia), si è formato in chirurgia refrattiva negli Stati Uniti ed in particolare presso il Gordon Binder Weiss Vision Institute del professor Michael Gordon a San Diego, in California.
Tornato in Italia, nel 1998, nella sua città natale, ha dato vita ad un centro di eccellenza per la cura dell'occhio, l'Istituto laser microchirurgia oculare (Ilmo) che, grazie all'intensa attività di ricerca e al rapido sviluppo, è divenuto un punto di riferimento per la correzione dei difetti visivi ed il trattamento delle patologie oculari. Ha brevettato una nuova metodica di intervento sulla cornea nei pazienti di 40-50 anni (PCurve Xtra), correggendo la presbiopia ai primi segnali, ne consegue la stabilizzazione. É una procedura che ha suscitato vivo interesse anche negli oftalmologi statunitensi perché migliora l'elasticità del cristallino che conserva così la sua limpidezza tale da offrire la visione da lontano e da vicino, senza gli occhiali.
«È fondamentale - precisa Pinelli - per la correzione completa e simultanea di tutti i difetti visivi del paziente considerare la cornea nella sua globalità, intervenendo in maniera personalizzata sulle diverse zone della superficie corneale, al fine di restituire la curvatura che consente la visione nitida. La chirurgia refrattiva è la branca della microchirurgia oculare dedicata alla correzione chirurgica dei difetti visivi: miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Numerose le tecniche innovative a disposizione dell'oftalmologo . Si utilizzano laser ad eccimeri di ultima generazione (Lasik e LasikXtra, Asa, Pcurve, radiofrequenze di conduzione (Ck), tecniche di cross -linking. In alcuni casi particolari, oppure quando il difetto visivo è elevato, o lo spessore della cornea non sufficiente a consentire l'utilizzo del laser ad eccimeri, si può ricorrere a tecniche di chirurgia refrattiva, che prevedono un impianto di lenti intraoculari (Iol) o la sostituzione del cristallino (lensectomia)».
La presbiopia è una condizione fisiologica inevitabile con il passare degli anni, è un fenomeno progressivo, non reversibile, non si può arrestare completamente. Si manifesta quando il cristallino si ispessisce e diventa gradualmente resistente al meccanismo di accomodazione, regolato dal muscolo ciliare.
«Contrariamente a quanto si riteneva nel passato - aggiunge il professor Pinelli - oggi è possibile intervenire chirurgicamente per eliminare gli effetti della presbiopia con tecniche differenti di chirurgia refrattiva, corneali o intraoculari. Sono metodiche rapide e sicure, e sono orientate alla minima invasività. Gli interventi sono bilaterali e indolori». L'Istituto Laser Microchirurgia Oculare (www.ilmo.it ) ha innovato la ricerca sulla risoluzione chirurgica della presbiopia. «La metodologia Lasik Xtra, da noi messa a punto, impiega - afferma Pinelli - il laser ad eccimeri per rimodellare la curva della cornea e correggere miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia grazie anche ad un trattamento rinforzante a base di riboflavina (vitamina B2) e raggi UV-A ».
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