ANTANANARIVO 2 maggio 2053. Latte di capra, pecora e vacca; pasta di grano duro; uova di gallina; olio d’oliva. Persino tartufi d’Alba e vino sauternes di Bordeaux. La ditta «Food Memory» di Antananarivo si è specializzata nella produzione e nella commercializzazione in tutto il mondo di antiche essenze con cui arricchire i piatti più semplici della Cucina Internazionale (minestre bianche e nere, insalate di insetti, pesce dei laghi marziani).
Attingendo al ricchissimo Casellario dei Sapori creato una quarantina d’anni fa dal suo fondatore, lo storico Jeff Sigurvinsson, e ora gestito dai suoi eredi, la sorella Eva e il figlio Rinat, i chimici della «Food Memory» hanno realizzato oltre duecento prodotti di sintesi. Confezionate in boccette da 10, 50 e 100 millilitri, le essenze sono richiestissime da molte Mense d’Eccellenza del Primo e del Secondo Impero e, pare, anche da alcuni facoltosi privati. I prezzi, del resto, sono piuttosto alti. Alcuni esempi: 1000 globi per una boccetta da 10 millilitri di aragosta, 2000 per mezzo litro di fave, 2600 per un litro di peperoncino calabrese.
«E dal mese prossimo - ha annunciato ieri Eva Sigurvinsson - apriremo al pubblico per visite guidate a numero chiuso il nostro Casellario dei Sapori. Al prezzo di soli 50 globi si potranno annusare tutte le essenze».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.