Più sicurezza sulle strade Arriva la patente regionale

Obiettivo: migliorare la sicurezza stradale. Come? Con la «Lombardy safety card» ovvero la «patente plus» offerta dalla Regione Lombardia ai neopatentati: «Una carta che incentiva a guidare con correttezza, a rispettare le regole e non mettere a repentaglio la sicurezza e la vita propria e altrui».
Spiega che l’assessore regionale Massimo Ponzoni traduce concretamente: «Si tratta di una patente di guida, diciamo, “rinforzata” da attività collaterali. Quali? Corsi di guida sicura destinata a cittadini di tutte le età, rimborso dei costi sostenuti per conseguire la patente e altri supporti che sono allo studio». Naturalmente, le «attività collaterali» sono garantite solo a chi «mantiene una condotta di guida virtuosa, senza cioè incorrere in infrazioni o causare incidenti per due anni dalla data di emissione della patente».
Stimolo in più alla prudenza in auto per far fronte all’incidentalità stradale che, secondo i dati, è uno «degli otto grandi rischi presenti sul territorio lombardo». Impegno di un’amministrazione che non ci sta a vedere vite sprecate sulle strade, «anche una sola vita sprecata in un incidente per noi è inaccettabile» afferma il presidente Roberto Formigoni.
Esempio concreto, quello di «patente plus», che la Regione Lombardia finanzia in via sperimentale con tredici milioni di euro in tre anni, «al termine della sperimentazione si procederà alla valutazione della proposta».
E, attenzione, «patente plus» è solo una delle tante iniziative messe in pista dal piano regionale di sicurezza stradale. Piano le cui linee guida sono state presentate ieri al Comitato regionale per la sicurezza urbana ovvero al tavolo permanente degli enti locali che la Regione ha costituito già dal 2003. «Il lavoro compiuto in questi anni è positivo: il numero degli incidenti, dei morti e dei feriti è diminuito. Vogliamo però dare adesso un ulteriore colpo» commenta Formigoni: «Ecco perché questo tavolo che mette insieme tutti gli enti che hanno a che fare con la sicurezza, la Regione nel ruolo di regia, le Province, i Comuni e la Prefettura».
Ma, rete fra le istituzioni a parte, veniamo al piano regionale di sicurezza stradale presentato ieri - «piano avanzato, innovato, che sarà approvato in tempi rapidissimi perché la Regione è già pronta ma vogliamo che le altre Province e i Comuni siano con noi» aggiunge il presidente lombardo -, piano che abbraccia tutti i settori di «intervento»: dall’educazione stradale alla formazione degli operatori, dall’intensificazione della vigilanza su strada all’individuazione dei «punti neri» nella viabilità.

Piano che si completa con l’istituzione di un osservatorio regionale ovvero un «tavolo di confronto e valutazione congiunta delle azioni».
Naturalmente, la Regione contribuisce pure finanziando interventi per migliore la sicurezza stradale: da oggi al 2008 contribuirà ad altre 95 azioni per un importo complessivo di oltre 40 milioni di euro.

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