Il piacere di viaggiare con gli amici che ti leggono ogni giorno

Il piacere di viaggiare con gli amici  che ti leggono ogni giorno

La buona notizia, per me, è che il Giornale mi offre un'altra occasione per stare insieme ai lettori. A dir la verità io coi lettori ci sto insieme tutti i giorni, ma vedersi negli occhi, parlarci, fare amicizia, be’ è tutt'altra musica. Ancor meglio se tutto ciò avviene entro il confortevole bozzolo di una nave da crociera ed anzi, dell'ammiraglia (questa volta si va alla grande) della flotta MSC, la «Fantasia»: le occasioni di incontro si moltiplicano e non parlo solo di quelle «istituzionali» in uno dei teatri di bordo, ma dei bar, delle verande, del ristorante, luoghi deputati a quella placida conversazione conviviale che è la regola, appunto fra amici. Anche in questo turno farò squadra, come piace dire a Luca di Montezemolo, con due superstar di via Gaetano Negri: il nostro presidente Gian Galeazzo Biazzi Vergani e Mario Cervi, colonne portanti del Giornale, amabilissimi conversatori e testimoni storici di un'avventura nata alla garibaldina quaranta anni fa e che da allora seguita ad andare, tanto per restare in tema marinaresco, col vento in poppa. Vento che soffia gagliardo grazie a voi lettori perché parliamoci chiaro, senza il vostro entusiasmo, la vostra fedeltà e il vostro conforto, Biazzi, Cervi ed io saremmo ai remi, mica a preparare il guardaroba per far bella figura sulla «Fantasia».
Il tour di quest'anno ci porterà nella parte occidentale del Mediterraneo e fra i porti toccati ci sarà Barcellona. Ecco, prima di fare scalo ricordatemi di parlarvene: ho due o tre cose da dirvi e altrettante da consigliarvi, su Barcellona. Città che amo e una volta a bordo vi spiegherò il perché. C'entra la petite histoire della quale sono curioso cultore, ma anche la grande, quella che ha cambiato il mondo. Non che mi manchino gli argomenti per intrattenervi su Cartagine, Maiorca o la Provenza, ma Biazzi e Cervi ne sanno, eccome, più di me e voi avete diritto al meglio. Sarà un bel viaggio, quello programmato, lo so e non ho dubbi: per voi che avrete occasione di riposarvi, distrarvi, divertirvi e visitare luoghi interessanti e per me che potrò avervi a portata di mano e di voce.

Abbiamo una infinità di cose da dirci, niente di meglio che farlo solcando il Mare Nostrum (che qualcuno volle tentare di fare loro, e di questo anche parleremo, appunto, avvicinandoci a Barcellona). Vi aspetto, dunque, il Giornale vi aspetta. Appuntamento a Genova (o a Napoli o a Palermo: non poniamo limiti, noi) nella seconda metà di maggio.

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