Piazza Affari chiude con un balzo in avanti una seduta nervosa dopo lo scivolone della vigilia. Il Ftse Mib ha segnato un +1,36% a 13.664 punti, mentre l'All Share ha guadagnato l'1,02%. Gli indici hanno aperto in deciso rialzo per poi virare in calo a metà seduta con il Ftse Mib che ha toccato un nuovo minimo dell'anno a 13.114 punti -influenzato come in tutta Europa dal timore sempre più concreto di un default greco e dalle voci di un piano di ricapitalizzazione per alcune banche europee - per poi rimbalzare sul finale, grazie al discreto andamento di Wall Street. Sul paniere principale, risale il settore bancario dopo lo scivolone provocato dal taglio del rating di alcune banche da parte di Standard and Poor's. In gran spolvero Bpm (+6,98%)in attesa dei cambiamenti previsti nella governance. Brillano anche le «big», Intesa Sp (+6,14%)e Unicredit (+4,38%: Ubi +4,11%. Ok Mediobanca (+1,27%). Unici titoli negativi Banco popolare (-3,04%), che ha smentito le voci su un possibile nuovo aumento di capitale, e Bper (-0,89%).Ok gli assicurativi con Fonsai (+1,18%) e Generali (+0,93%). Contrastati gli energetici con Eni (+1,39%), Enel (+0,34%) e Saipem (-1,19%). Tra gli industriali, svettano Finmeccanica (+4,30%), penalizzata nei giorni scorsi, Fiat (+3,73%) e Impregilo (+3,03%).Pesanti Prysmian (-4,22%) e Tod's (-5,37%). Riduce il calo in chiusura Mediaset (-1,92%).
Le Borse estere. Le Borse europee chiudono in territorio positivo una sessione caratterizzata da forte volatilità. Se era stato il comparto industriale ad affondare i listini, è il settore bancario a guidare la riscossa.
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