Pioggia di vendite sul finale di seduta per Piazza Affari, come per le principali Borse europee, in scia alla brusca accelerazione al ribasso di Wall Street. I mercati sono rimasti delusi dal nuovo piano per la stabilizzazione del sistema finanziario Usa presentato dal segretario al Tesoro, Timothy Geithner, considerando sotto le attese le risorse iniziali, pari a 500 milardi di dollari, destinate all'acquisto di asset tossici dal sistema finanziario. La Borsa milanese, inoltre, ha accusato il crollo della produzione industriale diminuita a dicembre del 12,2% anno su anno. Il Mibtel ha ceduto il 2,04%, l'S&P/Mib il 2,2%, l'All Stars lo 0,52%. Fra le blue chip in controtendenza Pirelli (+3,2%) in attesa della presentazione del piano industriale in programma domani e spinta dalle speculazioni per un possibile interesse per la tedesca Continental. Bene la holding di controllo Camfin (+2,7%). Hanno guadagnato anche due titoli tipicamente difensivi come Terna (+1,8%), promossa a «buy» da «hold» da Citigroup, e Snam Rg (+0,7%). Chiusura perfettamente invariata invece per Unicredit dopo che il titolo aveva toccato un rialzo superiore al 5%. In calo invece Intesa Sanpaolo (-1,72%). Tra i titoli più colpiti quelli energetici e petroliferi, con Tenaris e Saipem che hanno perso oltre cinque punti percentuali, Fiat, che è scesa del 4,95% scontando le nuove preoccupazioni per le ripercussioni della crisi sul settore automobilistico, e Seat (-7,6%), all'indomani dell'annuncio della prossima uscita dell'ad Luca Majocchi. In discesa anche Eni (-3,01%), Mediaset (-2,66%) e l'Espresso (-1,89%). Nel listino dei titoli principali ribassi significativi, superiori al 4, anche per Banco Popolare, Mondadori e Generali. Rally di Eutelia (+18,1%) che ieri ha reso noto, su richiesta Consob, di aver ricevuto delle manifestazione di interesse per la divisione It messa in vendita. Nel Midex il titolo migliore è stato Acea (+3,54%), il peggiore Maire Tecnimont (-4,17%). Le Borse estere. Chiudono in forte ribasso le Borse europee: a Parigi il Cac40 ha perso il 3,64%, a Francoforte il Dax il 3,46%, a Londra il Ftse100 il 2,19%. A livello settoriale tracollo per i titoli minerari e petroliferi, sui persistenti timori di una flessione della domanda di metalli e greggio.
A Zurigo sugli scudi Ubs (+5,6%) nonostante il «rosso» 2008 di 19,7 miliardi di franchi svizzeri. Il mercato ha apprezzato le parole dell'ad Marcel Rohner che ha dichiarato che l'inizio del 2009 è stato incoraggiante e che la banca tornerà in utile entro fine anno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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