Roma - Numerosi esponenti del governo in piazza domani a Roma a sostegno del ddl sulle unioni di fatto, altri andranno a quella in difesa della famiglia. Soffia il vento della polemica sulle scelte dei ministri Paolo Ferrero, Alfonso Pecoraro Scanio, Barbara Pollastrini che sabato saranno a Piazza Farnese. Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, proprio non può. "Questa volta io sto in Germania...", dice da Berlino. Ed aggiunge: "Tutti i fenomeni di partecipazione vanno seguiti con grande interesse. Il paese non ha niente da temere dalla partecipazione democratica". Mentre sul percorso in parlamento della legge il presidente del Senato, Franco Marini, confida sulla capacità di Cesare Salvi per un ampio accordo. La seconda carica dello Stato considera "uno sforzo serio" quello compiuto dai ministri Rosy Bindi e Barbara Pollastrini, ma per un raccordo ampio Marini dichiara di confidare soprattutto sul lavoro del presidente della commissione Giustizia. "Salvi mi ha detto - confida Marini - che ha un'ambizione: poiché accanto a quella del governo ci sono altre proposte di legge, vuole trovare un accordo largo. Ed io non cancello questa aspirazione del presidente Salvi".
Il vicepremier Francesco Rutelli afferma: "Il provvedimento è stato inserito nel programma di governo e riguarda centinaia di migliaia di coppie ma direi una bugia se li considerassi come una priorità economica e sociale rispetto a chi ad esempio ha uno stipendio di 900 euro". Il segretario dei Ds, Piero Fassino, dice che quella di piazza Farnese è una manifestazione giusta. "Io non andrò perché sono impegnato in impegni congressuali in Emilia. Ci saranno esponenti e rappresentanti del nostro partito. I Ds hanno aderito alla manifestazione e credo sia una manifestazione giusta perchè rivendica il riconoscimento de diritti individuali delle persone, il pieno rispetto delle scelte di vita". Mentre soffiano forti i venti delle polemiche sull'abbandono di ieri sera degli studi di "Anno zero" del ministro Clemente Mastella, Vladimir Luxuria attacca la senatrice teodem Paola Binetti sostenendo che "se la Binetti voterà contro il ddl di questo governo io credo che il partito della Margherita dovrà espellerla così come Rifondazione ha fatto con il senatore Turigliatto quando ha votato contro la politica estera di Massimo D'Alema".
L'arcivescovo di Firenze, Cardinale Ennio Antonelli, sostiene che "i cattolici devono pensare bene se questa proposta di legge rientra nella categoria del male minore.
È vero che ci sono cattolici che ritengono i Dico accettabili. Ma questo rientra in una loro visione di male minore" e conclude: "Tra i vescovi non ci sono posizioni diverse. Lo stesso cardinale Carlo Maria Martini poneva più un problema di metodo che di sostanza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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