Piazza Ragusa: degrado e rifiuti I lavori? Già in ritardo di 4 mesi

La riqualificazione promessa dal Comune non è mai partita

Silvia Marchetti

Il polmone verde del IX municipio è intossicato con rifiuti ed escrementi. Sono mesi che i cittadini aspettano un segnale dal Comune, ma ancora niente. Per il momento, dunque, con il caldo afoso alle porte della città, sono costretti a tenersi piazza Ragusa così com’è: sporca e occupata dagli immigrati, che bivaccano giorno e notte sotto gli alberi dei giardinetti. Altro che spazio verde per i bimbi e gli anziani! Solo degrado. I residenti hanno la pazienza al limite: da quattro mesi attendono il progetto di riqualificazione della piazza, promesso dall’amministrazione comunale dopo anni di battaglia ma ancora solo un lontano miraggio. Facciamo un passo indietro: il 15 novembre scorso il presidente del IX municipio Maurizio Oliva e l’assessore capitolino all’Ambiente Dario Esposito convocano un’assemblea pubblica per annunciare che il piano di riqualificazione di piazza Ragusa (da finanziare con 100mila euro) sarà pronto per essere presentato ai cittadini con l’arrivo del nuovo anno. In quell’occasione, il circolo di An «Appio Tuscolano», che nel frattempo aveva promosso nel quartiere una petizione, presenta una serie di proposte che riflettono le esigenze e le aspettative dei residenti, desiderosi di restituire alla piazza la sua naturale vocazione di area verde per lo svago e l’aggregazione. Tra gli interventi proposti: l’abbattimento della cavea o «rotonda» (diventata un bagno pubblico); la realizzazione di aree giochi per i più piccoli, di una struttura coperta per gli anziani e di una piccola area ludica per i cani; e la razionalizzazione degli spazi verdi e dei vialetti interni. Oltre, ovviamente, a una sana «de-infestazione» dell’area per sgombrarla degli abusivi e dei barboni che l’hanno occupata. Ma dal 1° gennaio 2006 sono passati quasi quattro mesi e del progetto comunale di restyling non c’è traccia. I cittadini non sono stati ancora convocati per un incontro e scalpitano per conoscere la fisionomia futura di piazza Ragusa. E così, il 4 aprile il consigliere municipale di An Roberto Fedeli presenta un’interrogazione per avere lumi sul ritardo accumulato nella presentazione del progetto.
Come risposta, riceve un semplice «prego attendere» dal X Dipartimento, responsabile delle politiche ambientali: il piano, replicano i tecnici, sarà presentato a breve ai residenti. Insomma, nulla di nuovo, esattamente ciò che il Comune aveva promesso durante l’assemblea del novembre 2005. «L’amministrazione comunale e municipale è stata più volte sollecitata ad agire - racconta Fedeli - ma il prezioso cuore verde della piazza continua a soffrire così come i residenti, che si sentono presi in giro. Alle parole, come costume della maggioranza di sinistra che governa Roma, non sono seguiti i fatti. È chiaro che l’assemblea di novembre era una semplice parata pre-elettorale, come è chiaro che l’incontro con i cittadini, se si farà, si farà in tempo per le comunali di maggio». L’importante, tuttavia, è che vengano accolte le indicazioni dei residenti.

«È necessario il confronto e il coinvolgimento dei diretti interessati prima di aprire i cantieri - mette in guardia Fedeli -, non vorremmo che venissero fatti dei lavori inutili o peggio ancora dannosi per l’equilibrio di piazza Ragusa».

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