La scena teatrale capitolina si arricchisce di titoli pensati per bambini e ragazzi. E sempre più, accanto alle numerose proposte ad uso e consumo della scuole, ci si affida alla fantasia, alla curiosità e allintraprendenza di mamma e papà, principali vettori, insieme con maestre e insegnanti, di divertimento, crescita ed esperienza culturale. A questi obiettivi punta, per esempio, la rassegna «Ogni casa è un teatro», promossa dallo Stabile romano al teatro India (06/684000346) e articolata, a partire da domenica 28, in cinque proposte diverse che, intercettando gusti e predilezioni di bambini di età compresa tra i 4 e i 13 anni, sembrano accomunate dallesigenza di raccontare storie, sogni e fiabe capaci di trovare attinenza con i vissuti e la creatività dei piccoli spettatori. Ad aprire la vetrina sarà la nuova produzione messa a segno dal regista Roberto Gandini allinterno del «Laboratorio teatrale integrato Piero Gabrielli», modello ormai esemplare di lavoro condotto con e nelle scuole che negli ultimi anni ha raggiunto risultati davvero brillanti in fatto di integrazione e di valorizzazione dei giovani diversamente abili. Il testo prescelto stavolta è La Tempesta di Shakespeare (unica replica domenica alle 16.30), opera non facile che qui, adattata ad hoc da Attilio Marangon, si traduce in «una fiaba - spiega Gandini - dove restano i temi principali come la magia, il desiderio di conoscenza e lamore, ma il tutto rivisitato attraverso il gioco teatrale, che si prende la libertà di far diventare la corte dei nobili un teatro di buffi burattini e il personaggio di Ariel un cantante». E il pensiero non potrebbe che andare ad uno dei primi titoli realizzati allArgentina dal Piero Gabrielli, quel Sogno di una notte di mezza estate del 95, indimenticabile e commovente, dove la favola shakespeariana prendeva forma in una cornice «scolastica» quanto mai lieve e allegra.
Sempre ai bambini del secondo ciclo delle elementari e dei primi anni delle scuole medie si rivolge la versione di Pel di carota di Jules Renard, realizzata da Marina Allegri per il Teatro delle Briciole di Parma, stabile di innovazione molto attivo sul fronte del teatro ragazzi che a India presenta pure Il pinguino senza frac, fiaba languida e poetica diretta da Letizia Quintavalla (i due titoli sono in programma rispettivamente dal 13 al 17 e dal 20 al 25 febbraio). È dedicato ai bimbi molto piccoli anche lo spettacolo cult della Societas Raffaello Sanzio Buchettino, capolavoro indiscusso della produzione teatrale italiana per linfanzia che, complice uno spazio scenico pensato come una casa/contenitore con tanto di lettini dove far stendere il pubblico, rilegge la celebre fiaba di Perrault in modo assolutamente originale e suggestivo (in scena dal 6 al 9 febbraio). Completa il bouquet delle proposte un successo internazionale che, vincitore in Germania del premio Grimm come migliore spettacolo per la gioventù, si intitola Il circo di pelouche e racconta le peripezie di un gruppo di pupazzi gettati nella spazzatura perché non più utili e capaci di rinascere a nuova vita attraverso il circo. Dunque, si tratta di un ironico spaccato della nostra società dei consumi che, adatto a bambini dai 5 anni in su, si impone per la sua valenza educativa (dal 30 al 4 febbraio).
Di grande attrattiva, come al solito, è poi la stagione del Teatro Verde (06/5882034): ben nove i titoli in scaletta dal primo al 28 febbraio con una varietà di stili, temi e linguaggi davvero impareggiabile e con una festa di Carnevale fissata per il 20 dello stesso mese. Restando in zona Monteverde, segnaliamo poi il cartellone per i più piccoli studiato dal teatro Vascello (06/5881021), nellambito del quale spiccano operazioni quali Raperonzolo, favola dei fratelli Grimm (repliche fino a domenica 28) e Le avventure di Bellarella e Schiribizzo, spettacolo tratto da storie vere, raccolte da Amnesty International, dove il pubblico viene chiamato ad intervenire e a creare una carta dei diritti dei bambini (a metà marzo). Nellalvo della tradizione del teatro di marionetta si pone poi unaltra istituzione storica della nostra città: il Teatro Mongiovino degli Accettella (06/5139405), che elabora da sempre fantasiose partiture per burattini capaci di catturare lattenzione anche dei più distratti.
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