Pietro Casani

Di nobile famiglia e figlio unico (caso piuttosto raro tra i canonizzati), nacque a Lucca nel 1572. Nel 1594 entrò nella Congregazione della Beata Vergine, fondata da s. Giovanni Leonardi vent’anni prima. Nel 1600 fu ordinato sacerdote. Il padre, rimasto vedovo, si fece religioso anch’egli. Nel 1609 morì il fondatore, che aveva appoggiato e assistito un’altra congregazione, quella delle Scuole Pie di s. Giuseppe Calasanzio. Quest’ultimo pensò di fondere le due congregazioni e ne parlò al Casani. Si giunse, così, all’unica Congregazione della Madre di Dio, ma poi parve più opportuno al papa Paolo V separarle in due distinte. Il Casani, frattanto, si era talmente innamorato delle Scuole Pie da diventarne convinto propagandista. Nel 1622 lasciò i suoi beni alla congregazione lucchese e vestì l’abito degli Scolopi (l’ultimo Ordine nella storia della Chiesa), diventando il braccio destro del Calasanzio. Viaggiò molto, anche all’estero, ricoprendo le cariche più importanti. Era anche un eccellente predicatore popolare, capace di radunare attorno a sé fino a diecimila ascoltatori. Tutto procedeva a gonfie vele e il nuovo ordine cresceva a vista d’occhio. Ma intervennero delle difficoltà e, soprattutto, invidie e malevolenze. Finì che il Casani e il Calasanzio furono convocati dal Sant’Uffizio e processati a Roma.

Furono entrambi destituiti e l’ordine venne ridotto a semplice congregazione senza obbligo di voti. Il Casani morì a Roma nel 1647, senza essere riabilitato e tra le braccia del Calasanzio, che gli sopravvisse un anno. La sua tomba è nella chiesa di San Pantaleo.

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