Claudio Burlando va in Libia e Gheddafi fa la guerra agli italiani. Alberto Gagliardi, sottosegretario agli Affari regionali, coglie lo spunto ironico per denunciare lo spreco di risorse pubbliche da parte del presidente della Regione: «Diversi quotidiani italiani hanno pubblicato la notizia che il leader libico Gheddafi si è rimangiato le promesse fatte lo scorso anno al nostro Governo ed è tornato a festeggiare la giornata della vendetta, cioè la cacciata degli ultimi italiani nel 1970, confiscando anche i loro beni. Il Governo italiano ha immediatamente e vivacemente protestato per un comportamento inaccettabile dal punto di vista morale e politico poiché Gheddafi, così facendo, tradisce precisi impegni di rappacificazione».
Poi la stoccata: «Da Genova, a metà settembre, a soli quattro mesi dallelezione a presidente della Regione, Burlando, alla sua prima missione internazionale, accompagnato dal suo ambasciatore personale, è volato in Libia e ha sollecitato molte aziende genovesi e liguri a investire risorse economiche, professionali e umane in quella terra. Adesso la doccia fredda! È forse una fatale coincidenza? E pensare che persino Prodi ha criticato le iniziative come quella di Burlando tacciandola come occasioni di spreco di denaro pubblico».
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