Chi sceglie di fare lo sciatore sa che per poter diventare qualcuno deve saper sciare, certo, avere buoni materiali, certissimo, ma deve soprattutto possedere la capacità di adattarsi, di non farsi condizionare dai mille problemi che uno sport invernale, svolto all'aperto per di più, comporta. Neve, vento, nebbia, freddo, buio, buchi in pista, ghiaccio... l'elenco delle variabili legate allo sci è lungo. Mai come in questo pazzo inverno però la pazienza e la sopportazione di atleti, tecnici e addetti ai lavori è stata messa a dura prova. La situazione è veramente drammatica, con una lista infinita di gare cancellate, rinviate, spostate. Mai come quest'anno la sempre problematica organizzazione agonistica degli sport invernali (legati all'imprevedibilità del tempo), è stata complicata da una situazione meteo assurda, preoccupante, drammatica quasi.
Manca la neve, e va bene, ci pensano i cannoni a fabbricarla. Ma se mancano le temperature i cannoni non lavorano, e se quando finalmente arriva il freddo e la neve si spara, arriva poi la pioggia a scioglierla, allora cascano veramente le braccia, anche perché non viene sprecato solo tanto lavoro, ma anche e soprattutto tantissimi soldi.
Lo sci, si badi bene, non è solo la coppa del mondo e le gare della domenica, lo sci fattura e muove miliardi, fa vivere aziende e paesi e vallate e intere regioni, dalle Alpi agli Appennini. Lo sci è la linfa vitale del turismo montano. Una giornata come quella di ieri è una catastrofe, perché tutto si era visto negli anni, ma raramente una pioggia torrenziale a 2000 metri di quota. Chi in questo inverno assurdo si compiace delle temperature primaverili in città, non sa che lassù, in montagna, il caldo porta sofferenza e timori per il futuro.
Ieri erano in programma diverse gare di alto livello, l'unica che si è potuta svolgere è stato il superG di coppa del mondo femminile a Cortina, rimandato per la pioggia dalle 10.30 alle 14 e per questo non trasmesso dalle televisioni, con ulteriori danni e complicazioni. Annullato per il vento il gigante femminile delle Universiadi a Bardonecchia, annullata la discesa femminile di Coppa Europa a St.Moritz, annullata l'ultima prova della discesa maschile di Val d'Isère.
A Cortina ha vinto Julia Mancuso davanti a Nicole Hosp e a Renate Goetschl, ma molto brava è stata anche Nadia Fanchini, 8ª a un mese esatto dalla brutta caduta di Val d'Isère, seguita da tre settimane di riposo assoluto. Bene anche Lucia Recchia, 12ª nonostante il mal di schiena che non le dà tregua, e sorprendente anche la neo mamma Daniela Ceccarelli, 17ª.
Oggi è previsto sole ma tanto caldo, si spera quindi che la neve in pista regga (ieri a Cortina sono stati sparsi oltre 550 chili di solfato d'ammonio, per indurire il fondo) e che le due discese di coppa del mondo possano svolgersi regolarmente. A Cortina, donne in gara alle 10.15 con diretta su Rai2, uomini a Val d'Isère dalle 11.15, diretta Rai2. Chiudiamo con una buona notizia: ad Åre, in Svezia, ha nevicato, i Mondiali sono salvi.
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