«Il sentimento di questa suite nasce dalle peculiarità matematiche del numero sette...». Benvenuti nellultimo mondo del compositore Nicola Piovani: trattasi di «Epta», lavoro in sette movimenti per sette strumentisti (oggi e domani dalle 20.30 allo Strehler, info: 848-800304), e testi realizzati con la consulenza del matematico Odifreddi. «I temi? - attacca il maestro nel suo studio romano al lavoro su partiture per due nuovi film -. Sono riferiti alla mia storia; dalla prima volta che ho visto al cinema Il Settimo Sigillo di Bergman alla danza dei sette veli...». I numero da lui prescelto si infiltra pure fra le note dellopera. «Il primo movimento è in 7/8 - spiega - e cè una melodia infantile dal ritmo pari. Un Fra Martino campanaro che diventa dispari e prende un andamento zoppicante...». Finale da ninna nanna in 6/8, con suggestioni del maestro riguardo a sé: «Quando scrivo per i film ho il piacere di entrare nelle poetiche degli altri...
». Sugli autori dello schermo: «Grandi Carpi, Mazzocchetti, Buonvino e Guerra». Infine la sua musica: «Mi sento lontano da un certo tipo di ricerca stilistica...». Cera una volta il serialismo, cera una volta Darmstadt.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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