Tutto come da copione. Ma con un paio di digressioni «a soggetto». Il premio «Strega» incombe e mette le mani avanti, sciorinando i 18 «papabili» che diventeranno 12 il prossimo 17 aprile.
Ecco lelenco completo dei candidati alledizione 2012: La logica del desiderio (Giulio Perrone Editore) di Giuseppe Aloe, presentato da Alessandro Masi e Walter Mauro; Il silenzio dellonda (Rizzoli) di Gianrico Carofiglio, presentato da Rosellina Archinto e Ferruccio De Bortoli; La fame delle donne (Manni) di Marosia Castaldi, presentato da Cesare Milanese e Francesca Pansa; Piccolo testamento (Laurana) di Gabriele Dadati, presentato da Gherardo Colombo e Romano Montroni; Così in terra (Dalai Editore) di Davide Enia, presentato da Roberto Alajmo e Gianni Borgna; Nel tempo di mezzo (Einaudi) di Marcello Fois, presentato da Marino Sinibaldi e Domenico Starnone; La colpa (Newton Compton) di Lorenza Ghinelli, presentato da Giuseppe Leonelli e Sergio Santoro; Malacrianza (Nutrimenti) di Giovanni Greco, presentato da Paolo Di Stefano e Gabriele Pedullà; Lultima passeggiata (Mursia) di Gabriella Guidi Gambino, presentato da Gianni Letta e Paolo Marconi; Il corridoio di legno (Voland) di Giorgio Manacorda, presentato da Enzo Golino e Claudio Strinati; La rabbia (Transeuropa) di Marco Mantello, presentato da Lorenzo Pavolini e Raffaella Morselli; La scomparsa di Lauren Armstrong (Fandango) di Gaia Manzini, presentato da Luca Canali e Giuseppe Patota; Luna di notte (Gremese) di Amos Mattio, presentato da Maurizio Cucchi e Stefano Giovanardi; La sesta stagione (Cavallo di ferro) di Carlo Pedini, presentato da Arnaldo Colasanti e Renato Minore; Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi (Mondadori) di Alessandro Piperno, presentato da Giorgio Ficara e Raffaele Manica; Amorino (Bompiani) di Isabella Santacroce, presentato da Enrico Ghezzi e Angelo Guglielmi; Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie) di Emanuele Trevi, presentato da Francesco Piccolo e Raffaele La Capria e Il vuoto intorno (Il foglio letterario) di Claudio Volpe, presentato da Dacia Maraini e Paolo Ruffilli.
Prima digressione: manca Feltrinelli, e non è cosa da poco, soprattutto nella batteria «allargata» dei 18. Seconda digressione: Bompiani, nella persona di Isabella Santacroce, la quale coccola il proprio Amorino, per il gioco delle parti si defila e lascia filtrare sussurri e grida di autocandidatura.
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