«Pirati» all’attacco contro gli impianti del controllo dei voli

Scoperte manomissioni ai sistemi Enav di Torino e Napoli L’ente: nessun rischio per gli aerei

«Pirati» all’attacco contro gli impianti del controllo dei voli

da Napoli
Due manomissioni, definite strane e simili tra di loro dagli investigatori, sono avvenute a quattro giorni di distanza l’una dall’altra, in due siti dell’Enav (Ente nazionale per l’aviazione civile), distanti mille chilometri l’uno dall’altro. Domenica scorsa i sabotatori sono entrati in azione a Poirino, nel Torinese, danneggiando i connettori di alimentazione dell’impianto Vor (Vhf omnidirectional radio, frequenza sistema di navigazione con riferimento a terra) per la radionavigazione aerea e danneggiato i condotti di alimentazione del gasolio. Due giorni fa, a Massa Lubrense, in costiera sorrentina, è avvenuto un episodio simile a quello di Poirino: in una cabina dell’Enav, situata in una zona isolata, in località San Costanzo, i sabotatori hanno manomesso anche in questo caso i connettori di alimentazione del Vor.
I carabinieri non hanno ancora chiarito se i due episodi siano in collegamento tra di loro: «Troppo presto per dirlo» dicono al Comando provinciale di Napoli, ma la casualità sembra difficile da credere, considerate le troppe coincidenze nelle due azioni di sabotaggio. Sulla questione della sicurezza dei suoi siti, l’Enav ha poi riferito che «da tempo si sta adeguando alla normativa internazionale, in piena sinergia col dipartimento di Pubblica sicurezza» e che «a tal proposito è stato predisposto un capillare sistema di telesorveglianza per la security dei siti aziendali, in grado di rilevare qualsiasi anomalia alle strumentazioni sul territorio nazionale derivanti da atti vandalici o da manomissioni».
Parole che bastano a rassicurare? Non per Filippo Ascierto, ex carabiniere e parlamentare di An, con la responsabilità specifica del dipartimento sicurezza del partito. Tra il ritorno delle Br e l’«attacco» della sinistra radicale alla base Nato di Vicenza, Ascierto sostiene senza mezzi termini che «due episodi analoghi e contemporanei in diverse parti d’Italia, entrambi mirati al traffico aereo non possono essere una coincidenza né una semplice casualità. In un periodo di recrudescenza del terrorismo è inevitabile che suoni un campanello d’allarme. È necessario fare luce al più presto su questi episodi inquietanti sotto il profilo della sicurezza nazionale». Ma c’è anche un terzo episodio, avvenuto due giorni fa, sul quale è già stata fatta chiarezza. A Malpensa alcuni piloti hanno segnalato anomale interferenze radio al sistema Ils (Instrumental landing system, frequenza per sistema di atterraggio strumentale) mentre erano in avvicinamento alle piste di atterraggio. L’Enav ha poi spiegato che il disturbo probabilmente è da attribuire ad una emittente radiofonica privata della zona.
Per quanto riguarda i sabotaggi nel Torinese e nel Napoletano, l’Enav ha chiarito che «in nessun caso è stata compromessa la regolare gestione del traffico aereo».

E spiegano che «il traffico aereo non ha corso alcun rischio» con la manomissione dei due siti di Poirino e Massa Lubrense. In sostanza, i due radar di Poirino e Massa Lubrense, in caso di anomalie hanno delle alternative che subentrano immediatamente, senza provocare disagi agli aerei.

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