Pirati al volante in azione: un altro morto

Sarebbe stato il conducente di un’utilitaria di colore grigio che ieri mattina all’alba ha investito e ucciso un pedone sul lungotevere Farnesina a Roma, per poi darsi alla fuga senza fermarsi. A constatare il decesso della vittima è stata una dottoressa che si trovava casualmente sul posto mentre stava recandosi al lavoro. I vigili urbani della capitale, in collaborazione con polizia e carabinieri, hanno ascoltato le persone che si trovavano sul posto al momento dell’incidente e hanno setacciato la città in cerca della vettura ma fino alla serata di ieri non sono emerse novità sulle indagini. La vittima dell’incidente, un 51enne con un piccolo ritardo mentale, era iscritto alla Caritas dal 1987, anche se dal 2002 non usufruiva più dei servizi messi a disposizione dell’ associazione, come la mensa e l’ostello. In passato aveva avuto problemi economici e lavorava solo saltuariamente. Non è certo che si tratti di un senzatetto dato che l’uomo risulta avere residenza nel quartiere San Giovanni a Roma.
L’uomo investito e ucciso ieri mattina a Roma è solo l’ultima delle numerose vittime che i cosiddetti pirati della strada hanno ammazzato negli ultimi tempi. Nei primi sei mesi del 2011, paradossalmente, gli incidenti stradali sono diminuiti e i casi di pirateria stradale con vittime sono aumentati del 39%.

Secondo l’Osservatorio il Centauro-Asaps, sono infatti ben 347 gli atti di questa forma di vera e propria criminalità stradale nel nostro Paese che hanno lasciato sulle strade 55 morti (+44,7%) e 418 feriti. Sono già 67 le vittime a fine luglio. Come dire più di 2 morti e 16 feriti per ogni settimana. Nello stesso periodo di riferimento del 2010 si erano registrati 249 eventi che avevano provocato 38 vittime e 346 feriti.

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