Alessia Marani
Notte di fuoco nella Capitale. Lennesima dallinizio della scorsa estate. Dopo una breve «pausa», i piromani tornano a colpire. Dieci le auto ridotte in cenere, un motorino e diversi cassonetti, in città come in periferia (i contenitori dellimmondizia a Fiumicino, Ostia, Frascati e Velletri). Secondo gli inquirenti autori sarebbero bande di emulatori allopera; tranne in un caso, quello di uno scooter Malaguti Fifty bruciato intorno alluna nella centralissima piazza del Gesù, nei pressi della sede della vecchia Dc. A causarne il rogo, infatti, sembra sia stato un corto circuito.
La caccia al piromane, comunque, scatta una decina di minuti prima della mezzanotte, in via Giuseppe Galliano al Portonaccio. In pochi istanti le fiamme divorano una Ford Ka e un camper parcheggiato di fronte. Nulla possono i vigili del fuoco precipitati sul posto, anzi, a mezzanotte e un minuto ricevono il secondo Sos: in via Luigi Bertarelli bruciano unAlfa Romeo 147 e una Toyota Yaris. Accorre anche qui la polizia, sirene spiegate. Il piromane è sfuggito ancora. A mezzanotte e un quarto la follia incendiaria di «Nerone» si sposta al Prenestino: unOpel Agila viene prima danneggiata dalle fiamme allaltezza del civico 258, poco dopo una Micra brucia in via Venzone. Va a fuoco pure un Fiat Ducato in via della stazione Prenestina, danni alla parte anteriore della carrozzeria. Si torna in via Prenestina, civico 189 dove un rogo avvolge parzialmente una Ford Fiesta. Altri sei minuti e viene data alle fiamme una Ford Focus in via Renzo de Ceri. Lultimo incendio alluna e mezzo in via Nicola Lisi alla Cecchignola, in fiamme una Mercedes che improvvisamente si mette in marcia finendo in un fosso al margine della strada.
Laltra settimana la condanna al piromane del Torrino, Gianluca Rosiello. Il ventiseienne accusato di avere dato fuoco il 10 agosto scorso a una Rover 800 e a una Nissan Primera in via Fiume Bianco - in un raid deciso al tavolino di un bar assieme con alcuni amici in una «noiosa» serata estiva - è stato condannato a un anno e quattro mesi. Pena patteggiata, per cui il gup ha deciso che il ragazzo - già scarcerato e messo agli arresti domiciliari dal Tribunale del Riesame - sia sottoposto unicamente allobbligo della firma.
Guarda caso, ricominciano gli incendi dolosi. Addirittura venerdì notte, in via Dacia, uno studente universitario ha lamara sorpresa di ritrovarsi vittima dei piromani per la seconda volta in quattro mesi: nel primo rogo, a luglio, la sua vecchia auto parcheggiata su Corso Trieste va completamente distrutta. È costretto a comprarne una nuova che, laltra sera, parcheggia sotto casa della fidanzata allAppio Latino. Non crede ai suoi occhi quando esce in strada e si ritrova con la stessa scena di luglio, coi pompieri intenti a spegnere le fiamme, polizia e carabinieri pronti a stilare lennesimo verbale di denuncia.
Intanto, sindaga sugli ultimi episodi. A colpire tra il Portonaccio e il Prenestino potrebbe essere stata la stessa mano, la sequenza renderebbe plausbile il rapido spostamento da un obbiettivo allaltro.
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