Pistoia, un robot simula i casi e aiuta i pediatri a guarire i bambini

Si chiama Jacopo la macchina che simula malattie: non parla ma respira, muove gli occhi e se gli comprimi il torace si lamenta

Non parla ma respira, muove gli occhi e se gli comprimi il torace si lamenta. La sua pressione arteriosa può scendere o salire, e anche il suo battito cardiaco può cambiare ritmo.

Le sue condizioni cliniche possono migliorare o peggiorare, fino a richiedere terapie intensive e rianimatorie. L'equipe pediatrica dell'ospedale di Pistoia ha deciso di chiamarlo Jacopo, lo stesso nome del presidio ospedaliero, perché è un bambino in tutto e per tutto, il manichino «simulatore»: collegato ad un computer dedicato, è in grado di mimare numerosi stati clinici, spiega una nota dell'Azienda USL 3 Pistoia.

Questa volta i fondi raccolti con la Biciclettata della Salute (manifestazione che si è svolta a Pistoia lo scorso settembre), anche insieme ad altre associazioni locali, sono stati superiori alle aspettative e, in accordo con il personale della pediatria, Mario e Federica, hanno voluto dotare l'ospedale di uno strumento formativo di altissimo

livello. Grazie alla generosità di questi genitori potranno essere curati meglio molti bambini, e questo grande regalo di solidarietà per l'ospedale di Pistoia, acquisisce ancora più valore perché arriva nel momento del Natale.

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