Pizza per i clandestini sgomberati

Prima li controllano, li arrestano e li denunciano, poi offrono loro una pizza.
Un film alla Vittorio De Sica? No, è accaduto davvero giovedì sera a Monza dove, dalle 19 fino a tarda notte, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio che rientra nel contesto «patto per Milano sicura», i carabinieri - coadiuvati dai militari di altre compagnie del Gruppo e da colleghi del nucleo cinofili dell’Arma di Casatenovo - hanno effettuato il controllo di un edificio in via Sant’Alessandro 46, da tempo segnalato dai residenti, anche con esposti anonimi, come dimora di extracomunitari irregolari.
Il blitz nella piccola «casbah» ha consentito di identificare nel caseggiato oltre 80 persone, 22 delle quali prive di documenti: quattro nordafricani sono stati arrestati per violazione dei decreti di espulsione, altri due romeni sono stati denunciati per ricettazione e falsificazione di documenti ed è stato rinvenuto un ingente quantitativo di merce di vario genere, risultata tutta rubata.


La concomitanza dell’intervento con il ramadan (il nono mese del calendario islamico, considerato sacro dai musulmani perché ricorda il momento in cui fu rivelato il Corano e celebrato dai fedeli alla religione islamica con il digiuno) ha determinato in alcune persone situazioni di lievi malori dovuti al digiuno diurno. È stato allora che ai carabinieri è venuta un’idea di grande umanità: mettere mano al portafoglio e offrire una pizza alle 22 persone che avevano appena portato in caserma.

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