
Nina Zilli, quindi diventa (anche) conduttrice tv.
"In realtà all'inizio della carriera ho presentato i Trl Awards ma, certo, oggi avere uno spazio tutto mio è una soddisfazione grande".
Parliamo di Playlist su Raidue da oggi, sabato 18 ottobre, alle 14 e replica domenica alle 8.30. Musica e attualità pop.
"Il programma è diviso sostanzialmente in due parti. Nella prima ci siamo Gabriele Vagnato e io, non abbiamo copione ma c'è una band resident, quella di Carlo Di Francesco".
E nella seconda?
"Nella seconda parte, che si intitola Playlist Talk, Federica Gentile darà spazio a interviste profonde, con particolare attenzione al punto di vista femminile, con approfondimenti sulla memoria musicale italiana e omaggi a grandi interpreti come Mina e Raffaella Carrà".
Piano piano, Nina Zilli, piacentina cullata dal soul e dal jazz, allarga gli orizzonti. Non solo cantante e autrice, ma anche pittrice, appassionata di snowboard e ora conduttrice in un programma che è una piccola sfida. Playlist tratta di musica al netto di tutto il resto, è legato senz'altro all'attualità (ci saranno ospiti con nuovi dischi e tour in partenza) ma spazierà pure nel repertorio d'archivio e nelle esecuzioni dal vivo di classici e super classici rivisitati dal vivo.
Canterà?
"Sì, oltre le rubriche monografiche, avremo anche degli omaggi a grandi icone italiane e internazionali".
Con chi inizia?
"Inizio subito con due canzoni difficilissime: Se bruciasse la città di Massimo Ranieri e Una zebra a pois di Mina, che per molti era una canzonetta della Mina urlatrice ma in realtà è vocalmente molto complessa".
Lei e Gabriele Vagnato, coppia inedita.
"L'ho conosciuto anni fa quando mi ha intervistato per parlare di TikTok. È molto bravo, imprevedibile, ha lavorato anche con Fiorello e con Danti. Cercheremo di essere spontanei".
Oggi è sempre più raro, specialmente in tv.
"Non vogliamo nulla di scritto, vorrei ci fosse una narrazione spontanea, che attenzione non significa superficiale. Ci piace essere leggeri. Ad esempio ci sarà uno spazio dedicato all'Almanacco Voodoo condotto da me nei panni di Mortilla che omaggia il non santo del giorno salutando i suoi fan che sono i mortillini". (sorride - ndr)
A proposito, come è andato il suo tour estivo?
"Non è ancora finito ed è stato molto impegnativo, ho ancora tre concerti".
Tutto dal vivo?
"Io canto normalmente, no autotune, tendo a mettere delle sequenze, qualche riverbero e stop".
C'è un disco all'orizzonte?
"In realtà il mio disco sarebbe quasi anche pronto, poi sono diventata mamma, c'è stata la pandemia, insomma è trascorso un po' di tempo, più del previsto".
Cambiamenti in vista?
"È musica nuova. Ma io comunque preferisco rimanere sempre fedele a me stessa".