Il capogruppo ligure di AN, Gianni Plinio, ha chiesto ad Edoardo Sanguineti, ex candidato di Rifondazione comunista alla poltrona di sindaco di Genova, di fornire pubbliche scuse per aver offeso la memoria di Don Giovanni Bosco, dichiarando che il Santo, ben lungi dall'essere un emancipatore di giovani lavoratori, forniva la materia bruta per l'industria.
«Edoardo Sanguineti deve chiedere pubblicamente scusa. Glielo chiedo anche come ex allievo salesiano - ha detto Plinio -. Non deve essere consentito alla sua incontinenza di offendere impunemente uno degli uomini più grandi di questi ultimi secoli come Giovanni Bosco e le migliaia di salesiani e di cooperatori che, a Genova come nel mondo, portano avanti la sua meritoria opera. È ignobile che un proletario fasullo come Sanguineti abbia potuto offendere un proletario vero come Don Giovanni Bosco che, per emancipare i giovani del suo tempo, patì fame e sacrifici».
Da parte sua il «vate di Begato», che nelle settimane scorse ha infilato una gaffe dietro laltra mettendo anche in crisi lo stesso partito che tanto incautamente lo aveva candidato, non ha ancora risposto. Ma sarà comunque difficile che possa trovare qualche valida giustificazione per spiegare quella frase tanto infelice su un uomo che, proprio per la testimonianza della sua esistenza, è salito alla gloria degli altari.
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