«Il viaggiatore incantato. Storie per sentirsi vivi e camminare a testa alta». Questo il titolo dello spettacolo di e con Giuseppe Cederna che andrà in scena oggi alle 21.30, nei giardini della Filarmonica Romana per «I solisti della Filarmonica». Cederna racconta i suoi tanti viaggi durante i quali è stato accompagnato dalle poesie e dalle parole di autori indimenticabili. «Il fuoco dei bivacchi - spiega Cederna - sotto le stelle e le poesie. Le parole giuste che illuminano la strada e riscaldano il cuore. La poesia è leggera, occupa poco spazio, si può piegare, infilare in tasca e recitare sulla strada camminando. La lingua della poesia è universale. Dalle Orobie allHimalaya, dalle isole del Mediterraneo ai fiumi rossi dellEtiopia, in tutti i miei viaggi, le fotocopie delle poesie mi hanno sempre accompagnato.
La poesia unisce i viaggiatori, alleggerisce il cammino e riscalda il vento freddo dellalba. Kavafis, Szimborska, Carver, Pasolini, Rilke,Hikmet, Pound, Neruda e Terzani: lo stupore, la tenerezza, il dolore e la gioia di stare nel mondo».Le poesie «da viaggio» con Giuseppe Cederna
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