Polacco ucciso a calci e pugni a Dragona

Massacrato di botte per pochi spicci. Non ha ancora un nome il cittadino polacco soccorso sabato notte dai sanitari del pronto intervento cittadino in una strada di Dragona, ad Acilia, e trasportato all’ospedale Grassi per un delicato intervento chirurgico. L'uomo, giunto al pronto soccorso di via Passeroni già privo di sensi, presentava traumi su tutto il corpo e una grave emorragia interna dovuta allo spappolamento di fegato e milza.
Secondi i primi accertamenti del «settore anticrimine» del XIII commissariato di Ostia, l'uomo, fra i 30 e i 35 anni di età, sarebbe stato aggredito da più persone nel parco attorno il laghetto artificiale. Magari le stesse con le quali aveva trascorso la serata.
Gli agenti del vicequestore Rosario Vitarelli stanno concentrando l’indagine proprio sugli amici della vittima per ricostruire le sue ultime ore di vita. E catturare gli assassini.

«Aspettiamo i riscontri dattiloscopici, i risultati sulla comparazione delle impronte digitali - spiegano - per identificarlo con certezza e avvertire i familiari. La pista seguita porta a un regolamento di conti fra connazionali, probabilmente dovuto a un debito pendente o una questione, comunque, da poco».

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