La Poli Bortone con la Polverini

Nel «laboratorio» Lazio si mettono alla prova miscele impensabili altrove. Prendiamo, ad esempio, Adriana Poli Bortone. L’allieva di Pinuccio Tatarella, la fiera aennina, già sindaco di Lecce, e infine convertita al verbo di Casini, ha annunciato il suo appoggio alla Polverini. La senatrice metterà a disposizione della campagna elettorale del Pdl la sua lista «Io Sud». E ad essa si affiancherà anche il Movimento civico per la salute dei cittadini, promosso da Severino Antinori. Mentre la scelta della Poli Bortone di correre da sola in Puglia (anche se i giochi laggiù non sono ancora ufficialmente chiusi) agita i sonni delle teste d’uovo del Pdl, nel Lazio la senatrice vicina a Casini mostra tutt’altra vocazione. «Quello che è successo in Puglia non ha nulla a che fare con il rapporto che Adriana Poli Bortone ha con il Pdl - prova a spiegare Enzo Maiorana, responsabile nazionale del movimento Io Sud -. La nostra vocazione naturale è quella di aderire al centro destra, quindi ci affacciamo nel Lazio insieme a Rete Liberal–Sgarbi per consolidare un apparentamento al Pdl che è nei nostri programmi a prescindere dal caso pugliese». Sia Maiorana che Antinori fanno diretto riferimento alla politica sanitaria come banco di prova per il futuro del Lazio. E su questo «tema» si sentono in sintonia piena con le proposte della Polverini. La quale trova adesso una nuova alleata in Olimpia Tarzia. Il nome del direttore del Centro di formazione ed educazione alla sessualità (già tra i fondatori del Movimento per la vita) sarà nel listino della Polverini. In una lettera apparsa ieri sul Foglio così spiega la sua scelta: «La mia candidatura è, esplicitamente, una candidatura “anti-Bonino”».

La scelta di rompere gli steccati della politica, con una candidatura «altra» potrebbe, quindi, rivelarsi un boomerang per il centro-sinistra. Lo dimostrano tutti coloro che stanno facendo una scelta di campo partendo proprio dal discrimine del candidato radicale. E iniziano a essere tanti.

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