Policlinico, c’è Montaguti tra i venti indagati

C’è anche il nome del direttore generale del Policlinico Ubaldo Montaguti tra i venti indagati dell’inchiesta della Procura sulla gestione dell’Umberto I. La bufera sull’ospedale più grande d’Europa, vecchio di oltre cent’anni, non è più soltanto politica. Ora è la magistratura a voler luce sulla situazione del nosocomio dove, a detta dello stesso Montaguti, «non ci sono le condizioni di sicurezza richieste dalle legge».
Ma non è soltanto il capitolo sicurezza ad interessare il pm Maria Cordova, che in realtà da molto tempo sta indagando sull’Umberto I, da quando, qualche anno fa, un candidato ad un concorso per una cattedra universitaria presentò una serie di esposti denunciando presunte irregolarità. Nelle more di quell’indagine sono emersi altri fatti degni di approfondimento, che hanno determinato le nuove tranche di accertamenti. Fino a quelli più recenti sui lavori di ristrutturazione dei tunnel, oltre due chilometri di gallerie che scorrono sotto i reparti dell’ospedale scoperti in situazione di grave degrado, rimessi a nuovo con lavori cominciati nel marzo del 2008 e costati oltre dodici milioni di euro, e nonostante questo ritenuti pericolosi da una recente relazione tecnica sulla rete di distribuzione del vapore. A quanto pare il direttore generale non sarebbe coinvolto in quest’ultimo filone d’indagine, che pure vede due suoi collaborati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di frode e il coinvolgimento della società che ha avuto in appalto i lavori, ma a piazzale Clodio c’è massimo riserbo su quali siano i reati ipotizzati nei confronti del manager. La formalizzazione dell’accusa per Montaguti risale a molto tempo fa e si è trattato di «un atto dovuto», dicono in Procura. Il diretto interessato non sembra comunque preoccupato per il suo coinvolgimento. «Stanno indagando su di me da quando sono arrivato al Policlinico - dice - la cosa non mi scandalizza, vedremo di cosa si tratta». Poi punta il dito contro la Massoneria («presente e forte all’interno dell’Umberto I»), cercando così di spiegare le sue precedenti affermazioni sul «gruppo di fuoco che vuole destabilizzare l’ospedale», e parla del ritrovamento di alcuni feti nei sotterranei del Policlinico al margine della sua audizione in commissione al Senato: «Nessuna negligenza - sottolinea - non erano rifiuti e non c’era l’obbligo di smaltimento dal mio punto di vista, ma si trattava di materiale didattico».
Il pm ipotizza nella sua inchiesta, a seconda delle posizioni, i reati di frode, falso, abuso d’ufficio. Oltre ai lavori per il rifacimento dei tunnel - per i quali la Finanza ha già consegnato al magistrato una serie di foto e sta per ultimare una relazione completa sull’ispezione da poco effettuata - l’indagine riguarda presunte irregolarità negli affidamenti degli appalti per le opere di edilizia universitaria (accertamenti in merito partirono da una denuncia di un sindacato autonomo), i bilanci dell’università dal 2000 ad oggi, l’assegnazione delle cattedre, il conferimento e la gestione di incarichi e consulenze.


Il presidente della Regione Piero Marrazzo ha invitato la presidenza del Consiglio, il ministero del Welfare e l’università ad aprire un tavolo a tre sulla vicenda per dare delle risposte e valutare i dati sulla sicurezza. Mentre il Pdl chiede a gran voce il commissariamento dell’ospedale e le dimissioni di Montaguti.

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