Roma

Policlinico, a chi serve l’emergenza

Medici e dipartimenti fantasma? Liste d’attesa scarabocchiate su fogli a quadretti? Il senatore di An Cesare Cursi, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficienza del Servizio sanitario nazionale invita Achille Serra: se conosce fatti nuovi sul Policlinico venga in Senato. La commissione ha già ascoltato il dg Ubaldo Montaguti, ma anche l’assessore regionale alla Sanità Augusto Battaglia e il Rettore della Sapienza, Renato Guarini. Ora, dopo gli ultimi fatti, potrebbe esserci una nuova audizione di Montaguti e dello stesso alto commissario anticorruzione prima di giungere alle conclusioni, previste subito dopo la Finanziaria. «È necessario, però - afferma Cursi - che sull’Umberto I non intervengano organismi che non hanno nulla a che fare con l’inchiesta della commissione, che sta accertando le disfunzioni gestionali e organizzative». La Commissione, sottolinea il senatore di An, ha gli stessi poteri della magistratura.
Intanto, dopo le dichiarazioni di Serra, muro di gomma nella maggioranza alla Pisana. Da registrare solo un cauto ordine del giorno di D’Amato, capogruppo Al, area Pdci. Tuona invece l’opposizione. Tommaso Luzzi, An, annuncia per martedì prossimo un sopralluogo della commissione sanità all’Umberto I, «senza Montaguti». Fabio Desideri (Dc) chiede interventi «drastici». Cioè il rotolamento di qualche testa. Per il capogruppo Fi, Alfredo Pallone, «la quiete dopo la tempesta proprio non l’accettiamo». Dal canto suo l’Aduc chiede di «individuare i responsabili del disastro».
Troppi, di sicuro, i lati oscuri della storia. Serra ha dichiarato di avere riferito tutto ai ministri della Sanità e dell’Università e al magistrato. Dimenticando, guarda caso, solo la commissione d’inchiesta parlamentare, presieduta dal forzista Antonio Tomassini. Cioè tagliata fuori l’opposizione. Un caso? Certo è che quella di Serra sulle grossolane manchevolezze all’Umberto I, più che una denuncia sembra una precisa strategia. Sprechi, mancanza di controlli, posti letto in eccesso? Tutte cose già note e già dette alla Commissione parlamentare. Basta rileggere lo stenografico dell’audizione di Montaguti in data 13 febbraio 2007. «Al Policlinico stiamo ancora cercando di andare a pescare una ad una le persone (i medici, ndr) perché non siamo in grado di capire dove si trovino. Sono 6300 operatori», dichiara Montaguti. «Abbiamo lavori di dirigenza complessi, che vengono svolti da persone semianalfabete», aggiunge. E l’atto aziendale? «L’ho presentato il 28 febbraio 2006 - dice Montaguti - ma l’organo d’indirizzo ci ha chiesto una serie di rimaneggiamenti, sono arrivato alla settima revisione...». Tutta la storia, dall’inchiesta dell’Espresso a oggi, porta acqua al mulino di Montaguti, che si erge a unico manager capace di venire a capo di una situazione così grave e complessa.

Con Marrazzo che puntualmente ripete, e lo ha fatto anche ieri: «Montaguti non si tocca».

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