Politica economica

Caro-mutui, ecco il piano del governo: così cambiano rata e durata

Il governo corre ai ripari per difendere la platea degli italiani in difficoltà con il rialzo dei tassi di interesse sui mutui: ecco cosa può cambiare

Caro-mutui, ecco il piano del governo: così cambiano rata e durata

Ascolta ora: "Caro-mutui, ecco il piano del governo: così cambiano rata e durata"

Caro-mutui, ecco il piano del governo: così cambiano rata e durata

00:00 / 00:00
100 %

Il caro-mutui causato dal rialzo dei tassi della Banca Centrale Europea sta mettendo sempre più in difficoltà le famiglie italiane. Come abbiamo visto sul Giornale, il governo è già al lavoro per mettere un freno agli aumenti scriteriati come ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, d'accordo con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. La soluzione prevede una dilatazione dei tempi di pagamento per chi ha mutui a tasso variabile con proroghe fino a quattro anni: il via libera è già stato dato da Intesa e Unicredit ma adesso ci si aspetta un'iniziativa dell'Abi (Associazione Bancaria Italiana).

Cosa può cambiare

Nel caso specifico, i mutui variabili potrebbero andare incontro a due differenti soluzioni: come anticipa il Corriere, la prima è quella appena accennata e cioé il pagamento dilazionato in quattro anni di rate compostte soltanto da interessi per poi riprendere il normale finanziamento. Se si ipotizza un mutuo del valore di 200mila euro della durata di 25 anni che è stato stipulato cinque anni fa circa (agosto 2018) all'1,1%, se la prima rata era di 760 euro, con quanto stabilito dall'attuale andamento dei tassi il salasso sarebbe di quasi 1.300 euro mentre, soltanto con gli interessi, il risparmio sarebbe di 100 euro (rata a 684 euro).

Un altro esempio di mutui ventennali a 150 mila euro con il 4% (partito nel 2013) e una rata iniziale di poco più di 900 euro, l'aumento dei tassi farebbe lievitare la cifra a 984 euro ma soltanto con gli interessi questa cifra sarebbe di soli 374 euro e ampiamente sostenibile. La seconda via, invece, sarebbe la classica rimodulazione delle rate nella maniera più intuitiva: chi dovesse avere, ad esempio, un residuo di pagamento di 100mila euro da versare il 10 anni, il governo ha in mente di allungarlo a 14 anni, dando quindi quattro anni in più e una notevole mano d'aiuto per chi non riuscisse a farcela con gli attuali tassi. Nei casi appena citati, quindi, le rate del mutuo da 200mila euro sarebbero da 980 euro (non più da 1.298) e in quello da 150mila euro si risparmierebbero oltre 200 euro mensili (da 984 euro a 744).

Così facendo, tutti i debitori avrebbero modo di vedere smorzati gli incrementi dei tassi di interesse sui mutui e debiti molto più limitati: a essere più sotto pressione sono soprattutto coloro i quali hanno mutui variabili molto corposi che hanno stipultato tra il 2015 e il 2022 ma si tratta di una minoranza.

Inoltre, poi, molti di quei mutui sono passati al tasso fisso come prevedere la legge per chi ha un Isee che non supera 35mila euro l'anno.

Commenti