Politica economica

Il governo apre al ritorno del Bonus tv. Come funzionerà adesso

Allo studio del governo la terza versione dell’aiuto statale per l’acquisto di apparecchi di nuova generazione

Il governo apre al ritorno del Bonus tv. Come funzionerà adesso

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Ogni giorno nuova tecnologia dirompe nel mercato tanto da rendere radio e televisione dei veri e propri Highlanders della comunicazione.

Tuttavia, anche questi mezzi vecchi (e sempre nuovi) mezzi necessitano ogni tanto di essere aggiornati. Il governo Meloni, per favorire l’acquisto di modelli di ultima generazione, sta pensando di introdurre un bonus.

Bonus TV – Atto III

Per la verità l’idea non è originale. Il primo contributo fu il cosiddetto Bonus tv-decoder, introdotto con la legge di bilancio del 2018, ed era volto all’acquisizione di apparecchi compatibili con il nuovo standard del digitale terrestre DVT-B2.

Nel 2021 poi, la stessa legge di Bilancio, ha previsto un nuovo aiuto sempre per il ricambio dei televisori (a patto di riciclare quelli obsoleti), il Bonus rottamazione tv. Entrambi gli aiuti sono scaduti alla fine del 2022 a causa dei fondi prosciugati. Il governo in carica torna all’attacco pensando di riproporre un contributo simile all’incentivo sulla rottamazione.

La bozza di provvedimento, allo studio del Ministero delle imprese, volge a sostegno de settore delle telecomunicazioni con 90 milioni di stanziamento previsti. Nel testo ci si rifà al decreto ministeriale del 5 luglio 2021 dove venivano enumerate le regole per ottenere il contributo. Si fa riferimento anche al decreto del 2019 relativo al Bonus tv-decoder, ma non è ancora chiaro se il governo desideri riesumare anche quel tipo di aiuto.

Vincoli e importo

Non si sa ancora quanto potrà essere la cifra erogata. Il punto di riferimento rimane l’ultimo testo di legge che prevedeva uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 100 euro.

L’aiuto statale era una tantum e per l’acquisizione di un solo televisore a famiglia, il tutto accompagnato dalla dismissione del modello obsoleto (ovvero quelli acquistati prima del 22 dicembre 2018). Gli aventi diritto sono tutti i cittadini residenti in Italia che hanno versato regolarmente il canone televisivo oppure che hanno compiuto 75 anni di età (quindi passibili di esenzione al canone).

Come si richiede il bonus?

Ci sono due modalità per richiedere il contributo e certificare la rottamazione. Il più conosciuto e utilizzato passa per la consegna diretta della vecchia tv direttamente al punto vendita da cui si va ad acquistare l’apparecchio nuovo. Questa casistica prevede che il personale del negozio compili insieme al cittadino la modulistica che certifica l’operazione. Il rivenditore si incaricherà autonomamente dello smaltimento e riconoscerà subito lo sconto.

Il secondo metodo prevede la consegna dell’apparecchio da smaltire presso una stazione autorizzata allo smaltimento dei rifiuti Raee, qui gli operatori della struttura rilasciano una certificazione da presentare poi al punto vendita per perfezionare l’acquisto del nuovo televisore a prezzo scontato.

Il decoder? Gratis e consegnato a casa per gli ultrasettantenni

Il Ministero inoltre vorrebbe introdurre un aspetto innovativo per i cittadini, abbonati Rai, che hanno compiuto 70 anni di età e che percepiscono una pensione non superiore a 20mila euro annui.

Poste Italiane, che è direttamente coinvolta nell’iniziativa, si prenderà l’onere di consegnare a domicilio l’apparecchio. Le modalità possono essere concordate in un ufficio postale, telefonando al numero verde 800.776.

883 oppure attraverso il sito Nuova tv Digitale.

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