Politica estera

L'ascesa di Robert Kennedy Jr. e i timori di Biden: cosa dicono i sondaggi

L'avvocato ambientalista Robert F. Kennedy Jr., terzogenito di Robert Kennedy e nipote di JFK, cresce nei sondaggi. E Joe Biden comincia a temerlo

L'ascesa di Robert Kennedy Jr. e i timori di Biden: cosa dicono i sondaggi

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L'ascesa di Robert Kennedy Jr. e i timori di Biden: cosa dicono i sondaggi

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I crescenti dubbi sul suo stato di forma e di salute e le grane giudiziarie del figlio Hunter non sono gli unici problemi di Joe Biden. Il presidente Usa, candidato alle prossime elezioni presidenziali del 2024, deve affrontare gli avversari interni al partito democratico che non intendono appoggiarlo. Uno, in particolare, che porta un cognome a dir poco ingombrante: Robert F. Kennedy Jr., terzogenito di Robert Kennedy e nipote di John Fitzgerald Kennedy. L'avvocato ambientalista e attivista "no-vax", 69 anni, gioca il ruolo dell'outsider: inviso all'establishment del partito democratico Usa, ai clintoniani, e anche ai liberal di sinistra. Eppure nei sondaggi Robert F. Kennedy Jr continua a crescere e la strategia adottata fino a questo momento di ignorarlo non può più funzionare.

L'avvocato-attivista cresce nei sondaggi

Secondo Forbes, Kennedy Jr. è visto favorevolmente dal 49% degli intervistati e sfavorevolmente da appena il 30%: molto meglio del presidente Biden, il cui operato è visto in maniera negativa dal 52% degli intervistati e da un 45% che lo vede molto o abbastanza favorevolmente. In un altro sondaggio - Harvard Caps-Harris - diffuso venerdì scorso, Kennedy ha ricevuto il 15% di sostegno tra un campione di elettori del partito, con il 21% degli intervistati che ha affermato di avere un'opinione positiva sul terzogenito di Robert Kennedy.

Ma non sono solo i sondaggi a preoccupare il presidente Usa, perché Kennedy Jr. sta raccogliendo consensi - e donazioni - per la sua campagna anche da importanti imprenditori e magnati del settore tecnologico come l'ex Ceo di Twitter Jack Dorsey, il fondatore di Social Capital Chamath Palihapitiya e persino David Sacks, co-fondatore di PayPal e socio accomandatario di Craft Ventures. Di recente anche Elon Musk, proprietario di Twitter e Ceo di Tesla, lo ha ospitato per un dibattito su Twitter Spaces, benché ad oggi non abbia appoggiato ufficialmente alcun candidato alla presidenza.

I motivi del suo successo

Ma perché Robert Kennedy Jr. piace così tanto agli elettori? Non solo perché porta un cognome importante, di una delle famiglie più note e amate d'America. Ma perché è un personaggio politico che piace in maniera trasversale, difficile da collocare in maniera ideologica. Come sottolinea il giornalista Glenn Greenwald, "è difficile definire RFK Jr. dal punto di vista ideologico, come del resto quasi tutti i personaggi interessanti di questi tempi. È diventato un esplicito oppositore della guerra per procura degli Stati Uniti in Ucraina, un critico dello Stato di sicurezza degli Stati Uniti, in particolare della Cia e dell'Fbi, e un ardente oppositore degli estremi del capitalismo corporativo e clientelare".

Per RFK jr. gli Usa "sono diventati un'oligarchia corporativa, il tutto come risultato di un governo che si basa sulla fusione del potere statale e corporativo a beneficio di una piccola e ricca élite". Idee di estrema sinistra? No, non solo. Perché su altre questioni - come l'immigrazione, lo scetticismo dei vaccini, ecc. - RFK Jr. sembrerebbe più un candidato repubblicano, che si troverebbe a suo agio a dialogare con Tucker Carlson o Steve Bannon. È questo il motivo del suo successo.

Biden corre ai ripari

L'ascesa di Kennedy preoccupa Joe Biden e il suo staff. Come nota il New York Times, infatti, la Casa Bianca sta pianificando un'estate ricca di eventi per promuovere quanto fatto in questi anni dall'amministrazione Usa. Questa settimana Biden parteciperà a una raccolta fondi nel nord della California mentre la sua campagna ha iniziato a diffondere online annunci pubblicitari per promuovere la sua rielezioni. Inoltre, il sindaco Paige Cognetti di Scranton, Pennsylvania, e altri tre sindaci dello stato sono partiti per un viaggio attraverso lo stato per promuovere i progetti finanziati dall'amministrazione Biden perché erano preoccupati che gli elettori non li conoscessero.

Il timore della Casa Bianca, infatti, è che gli elettori dem non conoscano le misure adottate dall'amministrazione Biden in questi anni e per questo serve una grande campagna informativa. Basterà per frenare l'ascesa di Kennedy?

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